Poeta inglese (Lee, Kent, 1867 - Catford 1900); visse, tra la Francia e l'Inghilterra, una vita disordinata. Bilingue, tradusse dal francese (Balzac, Laclos, Voltaire, Zola) per guadagnarsi da vivere. Scrisse racconti (Dilemmas, 1895), alcuni in collaborazione con A. Moore (A comedy of masks, 3 voll., 1893, e Adrian Rome, 1899), alla maniera di H. James. La sua poesia, seppure non grande, raggiunge una perfezione lirica e musicale che lo pone, accanto a L. Johnson, A. V. Beardslev, A. Symons, tra i più importanti decadenti anglosassoni del 19º sec.; suoi modelli Orazio, i decadenti francesi e A. Ch. Swinburne (Verses, 1896; Decorations in verse and prose, 1899; Poems, post., 1905).