NAVILLE, Ernest
Figlio di François (v.), nato a Chancy (Ginevra) il 13 dicembre 1816, morto a Vernier il 27 maggio 1909. Pastore evangelico riformato a Ginevra, poi, dal 1844 al 1848, professore di storia della filosofia in quell'accademia e, dal 1860, nella facoltà teologica di quell'università, oratore efficace e acclamato in conferenze e corsi liberi, esaltò e illustrò la verità del cristianesimo, con alta ispirazione morale e religiosa e secondo un ideale di tolleranza che doveva accostare tutte le chiese cristiane, e difese costantemente, mostrandone l'accordo con la scienza, la concezione spiritualistica, creazionistica e indeterministica, considerata da lui come l'unica rispondente all'esigenza monistica, essenziale alla ricerca filosofica. Risentì l'influsso di C. Secrétan e di Maine de Biran, del quale pubblicò, in collaborazione con M. Debrit, le Øuvres inédites (Parigi 1839).
Sue opere principali: La vie éternelle, Ginevra 1861; Le père céleste, ivi 1865; Le problème du mal, ivi 1868, Le Devoir, Losanna 1868; Le Christ, Ginevra 1878; La logique de l'hypothèse, Parigi 1890; La physique moderne, ivi 1883; Le libre arbitre, ivi 1890; Le témoignage du Christ et l'unité du monde chrétien, Ginevra 1893; La définition de la philosophie, ivi 1894; Les philosophies négatives, Ginevra-Parigi 1900; Les systèmes de philosophie ou les philosophies affirmatives, Parigi 1909.
Bibl.: Ph. Bridel, E. N., in Bibl. univ. et Rev. Suisse, 1909, pp. 339-480; G. Calò, La filosofia di E. N., in Cultura filosofica, 1910, n. 1, poi in Maestri e problemi di fil., II, Torino 1925, pp. 78-103; Smith Orleman, Die phil. E. N'.s u. s. Stellung zum französischen Spiritualismus, Monaco 1911; H. Naville, E. N., Sa vie et sa pensée, voll. 2, Ginevra-Parigi 1913-17; A. Rensi, E. N., Milano 1928; F. S. Varano, L'ipotesi nella fil. di E. N., Gubbio 1931.