Pittore (Berlino 1902 - Colonia 1968). Dopo gli studî all'accademia di Berlino con K. Hofer, completò la sua formazione a Parigi (1928) e all'accademia tedesca di Villa Massimo a Roma (1931-32). A un soggiorno (1937-38) in Norvegia, dove fu in stretto contatto con E. Munch, è legata la serie ispirata dalle isole Lofoti che rivela ancora la matrice espressionista della sua ricerca. Arricchita da suggestioni surrealiste e postcubiste, la sua pittura ha teso sempre più verso espressioni non figurative, prevalentemente forme circolari materializzate nel colore che crea ritmi ed effetti spaziali ed emotivi (Colonia, Museum Ludwig: Ritorno del pescatore, 1937; La scala di Giacobbe, 1946; Ritmi in blu e rosso, 1953; Blu estatico, 1961; Scuro e bianco, 1968. Murale nell'Istituto di chimica dell'univ. di Friburgo in Brisgovia, 1960). Annoverato dal nazismo tra gli artisti "degenerati", N. solo nel dopoguerra ottenne pieno riconoscimento come uno dei più significativi esponenti dell'arte informale. Scrisse Vom Gestaltwert der Farbe (1955): nel 1950 ebbe luogo la sua prima grande retrospettiva a Hannover; nel 1953 fu invitato a tenere corsi alla Landeskunstschule di Amburgo e da allora fu presente nelle principali esposizioni internazionali.