Archeologo francese (Uhrwiller, Basso Reno, 1913 - Parigi 1997), direttore dell'Institut français d'archéologie du Proche-Orient (IFAPO, 1973-80), di cui trasferì la sede da Beirut a Damasco durante i difficili anni della guerra del Libano (in seguito ha collaborato con l'UNESCO per la salvaguardia del centro storico di Beirut); ha insegnato, dal 1951, lingua e letteratura greca nell'Università di Lilla e alla Sorbona e dal 1970 archeologia alla Sorbona e a Parigi I. Membro dell'Académie des inscriptions et belles-lettres (1973); direttore della rivista Syria (dal 1978). Campo privilegiato della sua ricerca sono state le relazioni tra Vicino Oriente e il Mediterraneo ellenizzato e romanizzato, viste attraverso lo sviluppo urbanistico (Les Palmyréniens: la Venise des sables, 1992), e i fenomeni di sincretismo religioso attestati, per es., a Delo (Le sanctuaire de la déesse syrienne, 1985). La vastità degli interessi di W. è testimoniata dalla raccolta di suoi articoli De l'Euphrate au Rhin: aspects de l'hellénisation et de la romanisation du Proche-Orient (1995).