DE ANGELI, Ernesto
Industriale, nato a Laveno il 29 gennaio 1849, morto a Milano il 17 gennaio 1907. Fu assunto giovanissimo come impiegato da Eugenio Cantoni (v.); contemporaneamente curava l'amministrazione di una minuscola stamperia a mano di tessuti. Intravedendo i vantaggi che questa industria poteva presentare se sviluppata coi procedimenti meccanici in uso all'estero, richiamò su di essa l'attenzione del Cantoni. Questi nel 1867 acquistò la piccola stamperia ponendovelo alla testa e fornendogli i mezzi necessarî per trasformarla in stamperia a cilindri che, sezione dapprima degli stabilimenti Cantoni, ebbe vita autonoma dal 1878 sotto la ditta E. De Angeli e C. e fu per parecchi lustri la sola stamperia di tessuti in Italia.
Divenuto uno dei maggiori industriali, il De A. dedicò ben presto la sua attività ai pubblici interessi. Egli fu fra l'altro il capo e animatore di quel gruppo di giovani intraprendenti, per la maggior parte lombardi - il Pirelli, il Riva, il Tosi, il Ponti, il Saldini, il Crespi, il Salmoiraghi, il Biffi, l'Amman e altri - che nell'ultimo venticinquennio del sec. XIX dedicò ogni attività allo sviluppo dell'organizzazione industriale italiana. Il De A. fu anche tra i primi industriali in Italia a volere una politica di provvidenze a favore delle classi lavoratrici: promosse l'assicurazione volontaria degli operai contro le conseguenze degl'infortunî, e nel 1894 costituì in Milano l'Associazione fra gl'industriali d'Italia per la prevenzione degl'infortunî, che riuscì a raccogliere ben 8000 industriali con 600.000 operai, trasformandosi nel 1926, dopo un trentennio di vita feconda, nell'Associazione nazionale per la prevenzione degli infortunî. Nel 1891 il De A. aveva anche fondato in Milano un'Associazione volontaria fra gli utenti di caldaie a vapore, diretta a curare la sicurezza e il perfezionamento tecnico degl'impianti di vapore, associazione estesasi poi in tutta Italia e trasformata nel 1927, per legge, nell'Associazione nazionale per il controllo della combustione.
Nel 1896 il De A. entrò in Senato e quivi continuò la sua opera a favore delle classi lavoratrici, appoggiando la promulgazione delle leggi sul lavoro delle donne e dei fanciulli, sull'assicurazione contro gl'infortunî sul lavoro, sulla prevenzione degl'infortunî. Il De A. contribuì infine alla creazione, in Milano, di molti organismi economici, quali il lanificio di Gavardo, le due cooperative di assicurazione vita e incendî, la Banca cooperativa e la Società lombarda di distribuzione elettrica, che aveva originariamente lo scopo di fornire, in forma cooperativa, energia elettrica agli stabilimenti industriali dell'alta Lombardia.