ROGERS, Ernesto Nathan
Architetto, nato a Trieste il 16 marzo 1909; laureatosi presso il Politecnico di Milano nel 1932, nello stesso anno fondò, insieme a G.L. Banfi, L.B. di Belgioioso ed E. Peressuti, lo studio BBPR che aderì al linguaggio progressivo del movimento moderno (v. la villa Morpurgo a Trieste, 1933; il progetto presentato al concorso per il Pal. del Littorio, redatto insieme a L. Figini e G. Pollini, 1934; la casa Feltrinelli a Milano, 1934; la Colonia elioterapica di Legnano, 1940; il palazzo delle Poste all'EUR in Roma, 1940). Il gruppo affrontava intanto lo studio della pianificazione urbanistica (concorso per il piano regolatore di Pavia, 1933; per la sistemazione del centro di Salsomaggiore, 1939; piano turistico dell'Isola d'Elba, 1939), partecipando anche agli studî ed alla redazione del piano regionale della Valle d'Aosta, primo tentativo italiano di pianificazione territoriale.
Una notevole attività era inoltre svolta dai BBPR in campo teorico e critico, segnatamente da parte di R. che collaborava con continuità alle riviste: Le arti plastiche, L'Italia letteraria, Quadrame, Casabella, Domus. L'adesione alla lotta antifascista costò al gruppo la perdita di G. L. Banfi, che morì nel 1945 nel campo di sterminio di Mauthausen. Ripresa la loro attività nel dopoguerra con la sigla BPR, realizzarono alcune notevoli opere (monumento ai caduti in Germania, 1945; case a S. Siro a Milano, 1946-52; padiglione S.U.A. alla IX Triennale di Milano, 1951). L'ultima fase delle loro esperienze è caratterizzata da una ricerca di arricchimento e di ampliamento del linguaggio architettonico contemporaneo e dall'impostazione di un dialogo fra nuova edilizia ed ambiente preesistente, che si esprime con maggior compiutezza nell'allestimento del Museo al Castello Sforzesco di Milano (1956), nella Torre Velasca pure in Milano (1956) e nel palazzo per abitazioni ed uffici in Corso Francia a Torino (1959), la cui portata metodologica viene però sminuita dai frequenti residui allusivi od evocativi.
Il pensiero critico di R. si sviluppa nel dopoguerra nella lunga serie di articoli ed editoriali pubblicati nella rivista Domus (della quale è stato direttore dal 1946 al 1947), e di Casabella continuità, da lui fondata nel 1954 e che tuttora dirige, caratterizzandosi nella lotta per una più sana e democratica espressione di vita associata e nella fedeltà ai principi metodologici del movimento moderno. Scritti principali di R.: A. Perret, Milano 1955; Esperienza dell'architettura, Torino 1958.
Bibl.: M. Labò-R. Pane, Dibattito sul Museo del Castello Sforzesco a Milano, in Architettura, cronache e storia, 1958, n. 33, pp. 152-163; E. Paci, Continuità e coerenza dei BBPR, in Zodiac, 1959, n. 4, pp. 82-115; G. Samonà, La Torre Velasca a Milano, in Architettura cronache e storia, 1959, n. 40, pp. 658-675.