Scrittore argentino (Rojas, Buenos Aires, 1911 - Santos Lugares, Buenos Aires, 2011). Laureatosi in fisica nel 1937, si perfezionò a Parigi; fu prof. nell'univ. di La Plata. Dispensato dall'insegnamento durante il governo peronista, nel 1945 abbandonò gli studi scientifici per dedicarsi alla letteratura. Ha scritto saggi filosofici (Hombres y engranajes, 1951; Heterodoxia, 1953; El escritor y sus fantasmas, 1963, trad. it 2000; La cultura en la encrucijada nacional, 1976; La robotización del hombre, 1981) e romanzi, in cui l'angoscia esistenziale si trasfigura in elaborate fantasie surrealistiche: El túnel (1948; trad. it. 1967); Sobre héroes y tumbas (1961; trad. it. 1965), in cui si innesta l'Informe sobre ciegos, relazione di una congiura dei ciechi per tiranneggiare i veggenti; Abaddón el exterminador (1974; trad. it., L'angelo dell'abisso, 1977). Nel 1985, il suo impegno per la difesa dei diritti umani gli valse la nomina a presidente della Commissione Nazionale chiamata a investigare sui crimini della dittatura militare, denunciati nella relazione Nunca más. Tra le pubblicazioni più recenti, sono da ricordare: Antes del fin (1998; trad. it. 1999); La resistencia (2000); España en los diarios de mi vejez (2004).