Rapée, Ernö
Compositore e direttore d'orchestra ungherese, naturalizzato statunitense, nato a Budapest il 4 giugno 1891 e morto a New York il 26 giugno 1945. Come altri compositori della sua generazione trasferitisi negli Stati Uniti, R. partì dalla musica 'colta' e, in parte per il caso, in parte per esigenze economiche, si avviò per altre strade, lasciando il suo segno nella canzone oltre che nella musica per film. In quest'ultimo ambito il suo contributo pionieristico fu rilevante soprattutto nell'epoca del muto, quando pubblicò alcuni repertori di pagine musicali adattabili a ogni possibile situazione filmica e svolse un'intensa attività di organizzatore musicale, teatrale e cinematografico, nonché di produttore.
Terminati gli studi di composizione e direzione d'orchestra nella natia Budapest, dopo un breve tirocinio come direttore d'orchestra in teatri d'opera tedeschi, R. si trasferì negli Stati Uniti, dove avviò la sua carriera. Nel 1912 divenne direttore musicale della Hungarian Opera Company di New York, nel 1917 direttore d'orchestra al Rialto, il primo teatro a disporre di un'orchestra sinfonica per l'accompagnamento dei film, l'anno seguente al Rivoli e, nel 1920, al Capitol. Prima di partire per l'Europa, dove si sarebbe trattenuto fino al 1926, R. pubblicò Motion picture moods for pianists and organists (1924), una raccolta che ebbe larghissima diffusione negli Stati Uniti, in cui, sulla falsariga della Kinothek compilata a Berlino da Giuseppe Becce, proponeva più di duecento brani per organo o pianoforte, divisi in cinquantadue categorie (dai ballabili, alle scene di battaglia), con l'intento di creare un repertorio immediatamente accessibile per ogni situazione filmica. L'anno seguente uscì la Erno Rapee's Encyclopedia of music for pictures, una seconda raccolta, questa volta di brani sinfonici, che fornisce anche una serie di consigli di carattere pratico su come organizzare un'orchestra o gestire la pubblicità in un teatro. A questa prassi compilativa, che riutilizzava, dopo averli adattati, brani del repertorio classico, prediligendo le pagine di carattere più descrittivo (come dimostra il frequente ricorso a E.H. Grieg e J.L.F. Mendelssohn), R. si era attenuto anche quando, assieme a Samuel Lionel Rothapfel, aveva curato il commento musicale per la prima newyorkese di Das Cabinet des Dr. Caligari (1920; Dott. Calligari, noto anche come Il gabinetto del dottor Caligari) di Robert Wiene, facendo eccezionalmente ricorso ad autori come A. Schönberg, C.-A. Debussy, I.F. Stravinskij, ancora sconosciuti al grande pubblico del cinema. Ciononostante, nello stesso periodo e negli anni immediatamente seguenti, R. compose anche alcune partiture originali: per Robin Hood (1922) di Allan Dwan, il pregevole film di avventura interpretato da Douglas Fairbanks; per The iron horse (1924; Il cavallo d'acciaio) di John Ford, western tra i più famosi dell'età del muto, che alla partitura di R. deve molta della sua poderosa eloquenza; o, ancora, per What price glory? (1926; Gloria) di Raoul Walsh, il cui commento musicale, scritto in collaborazione con Carli Densmore Elinor e Reginald H. Bassett, aveva come tema conduttore Charmaine, canzone composta quattordici anni prima in Ungheria e premiata da un grande successo negli Stati Uniti, tanto da conquistarsi un'esistenza autonoma rispetto al film (nel musical Two girls and a sailor, Due ragazze e un marinaio, di Richard Thorpe del 1944 veniva suonata da Henry James).
Quando si chiuse l'epoca del muto, R. continuò a comporre e nel 1930 diventò anche General music director per la Warner Bros. and First National Pictures. Tra i suoi lavori del periodo del sonoro da ricordare in particolare Four sons (1928; L'ultima gioia), nuovo incontro con Ford, Old English (1930) di Alfred E. Green e A Connecticut Yankee (1931; Un americano alla corte di re Artù) di David Butler, tratto da M. Twain. Nel 1931 tornò a New York e l'anno seguente fu nominato direttore musicale del Radio City Music Hall, carica che mantenne fino alla morte.
E. Comuzio, Rapee Erno, in Colonna sonora ‒ Dizionario ragionato dei musicisti cinematografici, Roma 1992, ad vocem; G. Rondolino, Cinema e musica, Torino 1991, pp. 49 e 61; S. Miceli, Musica e cinema nella cultura del Novecento, Milano 2000, pp. 77-81.