Scultore (Wedel 1870 - Rostock 1938), tra i maggiori rappresentanti dell'espressionismo. Ha lavorato in bronzo e specialmente in legno, sia figure singole, sia gruppi. Fu anche disegnatore, xilografo, poeta e drammaturgo. Le sue opere sono ispirate a un profondo ethos popolare e religioso. Studiò ad Amburgo, a Dresda e (1895-96) a Parigi. Un soggiorno in Russia (1906) ebbe notevole importanza per la sua formazione. La sua scultura fu condannata dal nazismo come "arte degenerata": i grandi monumenti commemorativi dei caduti della prima guerra mondiale a Magdeburgo, Amburgo, Kiel, Güstrow furono distrutti nel 1933. Dedicato alla sua opera è l'Ernst Barlach Haus di Amburgo.