Haeckel, Ernst Heinrich
Zoologo tedesco (Potsdam 1834 - Jena 1919). Formatosi a Würzburg e Berlino, fu prof. nell’univ. di Jena (1865-1908), dove fondò un «museo filetico». A Messina raccolse il materiale per il suo monumentale lavoro monografico sui Radiolari (1862 e 1887-88); pubblicò poi altri importanti lavori sui Sifonofori (1869), sulle Spugne calcaree (1872), sulle Meduse (1879) e sui Celenterati raccolti durante le crociere del Challenger (1881, 1888). Gran fama gli venne dalle pubblicazioni di carattere generale, nelle quali sostenne le tesi del darwinismo cui si era avvicinato nel 1860 e di un materialismo scientifico, a cui diede il nome di monismo. Principio informativo di tutte le sue opere è la teoria dell’evoluzione, dalla «monera» all’uomo, con alberi genealogici in cui troppo spesso la fantasia supplisce alla mancanza di dati di fatto. Diede il nome alla legge biogenetica fondamentale già espressa da É.-R.-A. Serres e da F. Müller (secondo cui l’ontogenesi ricapitola la filogenesi), cui attribuì il valore di prova massima dell’evoluzione. La teoria della gastrea ne è un corollario. Le sue opere di carattere generale e divulgativo ebbero grande diffusione (furono tradotte anche in italiano) e, sebbene a volte eccessivamente semplicistiche, contribuirono a estendere e a volgarizzare il concetto di evoluzione. Tra le sue opere si segnalano: Generelle Morphologie der Organismen (1866); Natürliche Schöpfungsgeschichte (1868; trad. it. Storia della creazione naturale); Anthropogenie, oder Entwicklungsgeschichte des Menschen (1874; trad. it. Antropogenia, o storia dell’evoluzione umana); Die Lebenswunder (1904; trad. it. Le meraviglie della vita).