JÜNGER, Ernst (App. II, ii, p. 132; V, iii, p. 96)
Scrittore tedesco, morto a Wilflingen (Baden-Württemberg) il 17 febbraio 1998. Al centro, fin dal dopoguerra, di polemiche e riabilitazioni (come nel 1982 per il conferimento del premio Goethe), J. continuò la sua produzione narrativa (Aladins Problem, 1983, trad. it. 1986; Eine gefährliche Begegnung, 1985, trad. it. 1986), caratterizzata da una scrittura dal tocco elegante e leggero, e confermò la sua inesauribile curiosità scientifica con Zwei Mal Halley (1987; trad. it. 1989), la cui trama diaristica si compone di riflessioni, descrizioni di viaggi e memorie del passato. Ma, soprattutto, J. ribadì il suo atteggiamento di distaccato testimone del proprio tempo con la serie dei diari (Siebzig verweht i-v) pubblicati fra il 1980 e il 1997.
Vanno inoltre ricordate le conversazioni con J. Hervier, raccolte in un volume-intervista in occasione del suo novantesimo compleanno (Entretien avec Ernst Jünger, 1986; trad. it. 1987), e quelle con A. Gnoli e F. Volpi (I prossimi titani, 1997).
Bibl.: H. Schumacher, "Die Uhr schlägt keinem Glücklichen". Saggismo e considerazione del tempo in Ernst Jünger, in Tra simbolismo e avanguardie. Studi dedicati a Ferruccio Masini, a cura di C. Graziadei, A. Prete, F. Rosso Chioso et al., Roma 1992, pp. 341-58; F. Fiorentino, La sentinella perduta. Ernst Jünger e la grande guerra, Firenze 1993; M. Meyer, Ernst Jünger, München 1993; Ernst Jünger 1895-1995. Festakt aus Anlaß des 100. Geburtstages, hrsg. P. Ulmer, B. Weber, H. Kiesel, Heidelberg 1995; M. Freschi, Come utilizzare Ernst Jünger, in Cultura tedesca, aprile 1995, pp. 131-38; K.R. Scherpe, Militanza estetica. Alfred Andersch ed Ernst Jünger, in Cultura tedesca, aprile 1995, pp. 139-60; C. Cases, La fredda impronta della forma. Arte, fisica e metafisica nell'opera di Ernst Jünger, Firenze 1997.