Poeta tedesco (Berlino 1882 - Vienna 1937). Di origine ebraica, fu, sino alla prima guerra mondiale, appassionato nazionalista. Lugubremente celebre, a tale riguardo, lo Hassgesang gegen England (1914). In seguito L. mutò atteggiamento, finché, all'avvento del nazismo, dovette fuggire, rifugiandosi in Austria. Poeta sempre ricco di pathos, cantò dapprima la terra e grandi temi patriottici; in seguito, in clima espressionistico, tese verso una specie di nuova mistica, sempre a contatto con la natura attraverso la quale la divinità predilige manifestarsi. Scrisse drammi (Eckermann, 1921; Das Weib des Jephta, 1928; Luther und Thomas Münzer, 1930; Die Steine reden, 1936) e soprattutto lirica (Der Acker, 1907; Der Strom, 1912; Der brennende Tag, 1916; Die ewigen Pfingsten, 1919; Gloria Anton Bruckner, 1921; Flammen und Winde, 1923). Svolse anche attività critica, dirigendo fra l'altro la rivista Front.