GERLACH, Ernst Ludwig von
Uomo politico, nato a Berlino il 7 marzo 1795, morto ivi il 18 febbraio 1877. Come direttore della corte d'appello di Halle, iniziò nel 1829 la sua collaborazione al settimanale Politisches Wochenblatt, propugnatore della ricostruzione dello stato su base cristiano-germanica, secondo le idee del partito conservatore feudale. Federico Guglielmo IV, approvando quelle idee, chiamò nel 1842 il G. (che fin dal 1835 funzionava da vicepresidente della Suprema Corte d'appello di Francoforte sull'Oder) a far parte del Ministero della giustizia, del Consiglio di stato e della commissione per l'elaborazione delle leggi. La rivoluzione del 1848 non fece che acuire nel G. le tendenze ultraconservatrici, che egli propugnò fin dall'anno seguente nella Neue Preussische Zeitung divenuta poi la Kreuzzeitung e nella Camera dei signori, quindi in quella dei deputati di Prussia, dove combatté nell'estrema destra contro il costituzionalismo e in favore dei privilegi feudali. Si dichiarò, con l'opuscolo Le annessioni e la Confederazione Germanica del Nord (Berlino 1866) e con violenti discorsi nella Camera prussiana (dal 1873, a proposito del Kulturkampf) contrario alla politica bismarckiana.
Costretto a dimettersi da presidente della Suprema Corte d'appello, fu nel 1877 eletto deputato al Reichstag, con l'appoggio del centro cattolico, egli protestante ortodosso.
Bibl.: Ernst Ludwig von G., Aufzeichnungen aus seinem Leben und Wirken, pubbl. da Jakob v. Gerlach, Schwerin 1903, voll. 2; H. v. Unruh, Erfahrungen aus den letzten drei Jahren, Magdeburgo 1851; L. Parisius, Deutschlands politische Parteien und das Ministerium Bismarck, Berlino 1878.