MAY, Ernst
Architetto, nato a Francoforte sul Meno il 27 luglio 1886. Studiò a Monaco sotto la guida di Fr. von Thiersch e Th. Fischer. In seguito continuò i proprî studî a Londra. Lavorò, agli inizî, in collaborazione con H. E. von Berlepsch-Valendas, con il Thiersch, con Otto March e, a Londra, con R. Unwin. Diresse, tra il 1925 e il 1930, l'ufficio urbanistico municipale di Francoforte, ove, con l'aiuto di numerosi collaboratori, sovrintese alla redazione del nuovo piano regolatore. All'incirca nello stesso periodo (1926-30) fu direttore, con Fritz Wichert, della rivista Das Neue Frankfurt. Nel 1930 fu invitato ufficialmente, insieme ai suoi collaboratori, a trasferirsi nell'URSS per partecipare alla pianificazione di numerose nuove città, tra le quali Magnitogorsk. Ma tale esperienza fu limitata all'impostazione solo di alcuni dei piani previsti. Tornato in Germania, fu costretto, a causa delle persecuzioni naziste, a trasferirsi in Africa, ove continuò l'attività professionale. Solo recentemente è tornato nel paese natale.
La sua fama è legata al tentativo, attuato a Francoforte tra il 1925 e il 1930, di instaurare in quella città, per invito del comune, un nuovo tipo di politica urbanistica, ispirato alle ideologie democratiche, che si erano diffuse in Germania nel periodo postbellico. In quel periodo, sotto la direzione del M. e con la collaborazione di numerosi architetti sorsero a Francoforte numerosi quartieri residenziali e lavorativi popolari (il Römerstadt, il Praunheim, il Bruchfedstrasse, il Bornheimer Hang, il Höhenblick) che il nuovo piano regolatore poneva decentrati rispetto al nucleo cittadino principale, come unità satelliti, capaci di una vita e di un'attività lavorativa autosufficienti secondo una concezione che rappresentò il superamento della concezione romantica della "città-giardino" e un decisivo contributo alla evoluzione della moderna cultura urbanistica.
Bibl.: G. A. Platz, Die Baukunst der Neuesten Zeit, Berlino 1927, passim; Zum 70. Geburtstag von E. M., in Baukunst und Werkform, luglio 1956; I. Diotallevi e F. Marescotti, Ordine e destino della casa popolare, Milano 1941, passim; id.-id., Il problema sociale costruttivo ed economico dell'abitazione, Milano 1948-49, passim.