Nagel, Ernst
Filosofo della scienza boemo, naturalizzato statunitense (Nové Mĕsto, Boemia, 1901- New York 1985). Trasferitosi in giovane età negli Stati Uniti, studiò con M.R. Cohen al City College di New York e, dopo aver conseguito il dottorato, insegnò alla Columbia University. È esponente, con John H. Randall e Justus Buchler, della scuola naturalistica della Columbia University, che considera la scienza come metodo privilegiato per l’analisi della realtà e identifica poi la realtà con la natura, nella quale rientra, in un continuum unitario, anche l’uomo con i suoi valori. N. si è preoccupato soprattutto di rendere conto da un punto di vista naturalistico dei principi della logica. Rifiutando la soluzione di J. Stuart Mill, che vede nei principi logici delle generalizzazioni empiriche ben fondate, N. propone di considerarli invece come proposte di ideali di precisione che possono mutare a seconda della classe di fenomeni; contingenza e fallibilità sono quindi caratteristiche essenziali della ricerca scientifica. Nella sua opera più significativa, The structure of science (1961; trad. it. La struttura della scienza), N. propone una concezione ipotetico-deduttiva della scienza che rifiuta qualsiasi spiegazione di tipo finalistico; egli ritiene che anche in biologia e nelle scienze dell’uomo la spiegazione debba essere di tipo ipotetico-deduttivo, non avendo queste scienze nessuna differenza sul piano metodologico. Questa affermazione di un’unità di metodo nella ricerca scientifica corrisponde a un netto rifiuto di considerare le realtà organiche come trascendenti o emergenti rispetto agli eventi fisico-chimici. Tra le sue opere si segnalano: The logic of measurement (1930); An introduction to logic and scientific method (in collab. con Cohen, 1934); Towards a naturalistic conception of logic (nel vol. American philosophy today and tomorrow, 1935); Logic without ontology (in Naturalism and the human spirit, 1944); Sovereign reason and other studies in the philosophy of science (1954); Logic without metaphysics and other essays in the philosophy of science (1957); Gödel’s proof (in collab. con T.R. Newman, 1958; trad. it. La prova di Gödel). Si è occupato anche di teoria della probabilità (Principles of the theory of probability, contributo alla International encyclopaedia of unified science, 1939).