Scrittore austriaco (Brno 1884 - Parigi 1940). Ebreo, emigrato a Parigi, si uccise all'arrivo delle truppe tedesche. Dapprima vicino all'espressionismo, nei suoi romanzi, in cui si riflettono problemi legati alla sua professione di medico, si richiamò alla tradizione psicologico-realistica (Die Galeere, 1918; Tiere in Ketten, 1919; Mensch gegen Mensch, 1919; Männer in der Nacht, 1925). Gli elementi autobiografici si accentuarono nei romanzi successivi: Georg Letham, Arzt und Mörder (1931; trad. it. 1963); Der arme Verschwender (1936); Der Augenzeuge (post., 1963; trad. it. 1975).