ZAHN, Ernst
Scrittore, nato il 24 gennaio 1867 a Zurigo. Vive a Meggen presso Lucerna. A Göschenen, dove (1887-1920), seguendo le orme paterne, si stabilì come albergatore, iniziò la sua vastissima produzione narrativa, ispirata quasi tutta al popolo e alla natura svizzera.
Alle prime novelle Herzenskämpfe (1893) seguirono presto altre (Bergvolk, 1896; Neue Bergnovellen, 1898; Menschen, 1900; Schattenhalb, 1903; Helden des Alltags, 1905; Sieger und Besiegte des Lebens, 1931). Tra i suoi romanzi, parte ispirati alla storia svizzera (Albin Indergand, 1901), i più noti sono: Erni Behaim, 1898; il romanzo familiare Lukas Hochstrassers Haus, 1907; Die Frauen von Tannò, 1911; Frau Sixta, 1925, Gewalt über ihnen, 1929; Der Fährmann Adrian Risch, 1932.
Z., che si provò anche nella lirica (In dem Wind, 1894; Der Jodelbub, 1902), è soprattutto il poeta del paesaggio svizzero, che ha trovato in lui l'illustratore più appassionato, sensibile ai più fuggevoli mutamenti della natura. Il paesaggio e l'uomo sono in Z. intimamente legati. Alle selvagge valli montane corrispondono caratteri tenaci, rudi, capaci talvolta di abnegazioni sovrumane, le cui vicende l'autore illustra con grande abilità d'intreccio e con uno stile realistico di forte plasticità.
Opere: Ges. Werke (1909, 1914, 1925); la scelta Die schönsten Erzählungen, Stoccarda 1927.
Bibl.: A. F. Krause, Ernst Zahn, in Das literarische Echo, VIII (1905-06); E. Schmidt, E. Z., in Die deutsche Rundschau, 1907; H. Spiero, E. Z., Stoccarda 1927.