Caldwell, Erskine
Un autore dalle verità imbarazzanti
Fra gli autori più letti del Novecento, lo scrittore statunitense Erskine Caldwell crebbe a contatto con la realtà rurale povera e degradata di molte aree del Sud degli Stati Uniti, imparando a capire quel mondo di miserie e ingiustizie che descrisse ripetutamente nelle sue storie
Figlio unico di un pastore presbiteriano itinerante, Ira Sylvester Caldwell, e di un'insegnante, Caroline Bell, Caldwell nacque nel 1903 nella contea di Coweta, in Georgia, ma trascorse l'infanzia in varie località del Sud degli Stati Uniti. I continui spostamenti gli impedirono di studiare con regolarità e per alcuni periodi fu la madre a occuparsi della sua istruzione. Molto presto lasciò la famiglia e continuò la sua vita nomade, mantenendosi con lavori occasionali. Riuscì a frequentare, anche se per brevi periodi, l'Erskine College (nella Carolina del Sud) e le università della Virginia e della Pennsylvania. Negli anni Venti, abbandonato il lavoro di cronista all'Atlanta journal, Caldwell si ritirò nel Maine con l'intenzione di dedicarsi alla narrativa.
Da questo duro periodo di isolamento e privazioni emersero i suoi primi racconti, molti dei quali furono in seguito raccolti in American earth (1931); tra questi, Saturday afternoon, storia raggelante dell'uccisione senza motivo di un agricoltore nero, padre di famiglia e lavoratore scrupoloso, da parte di un gruppo di bianchi squallidi e feroci.
Seguì la pubblicazione di La via del tabacco (1932). Considerato uno dei suoi lavori migliori, il romanzo, ambientato durante la Grande depressione degli anni Trenta, racconta le vicende dei Lester, una famiglia di mezzadri ridotta in miseria. Nel corso della narrazione emergono aspetti oscuri e grotteschi dei personaggi che, incapaci di soddisfare i loro bisogni primari, conducono un'esistenza ormai priva di dignità e senso morale. Nel 1933 il produttore e scrittore Jack Kirkland mise in scena la versione teatrale di La via del tabacco. L'opera suscitò grande scalpore per la violenza e i riferimenti sessuali espliciti, già presenti nel romanzo, ma evidentemente rafforzati dall'impatto visivo. Lo spettacolo ebbe comunque oltre tremila repliche, rimanendo in cartellone a Broadway per più di sette anni. È del regista John Ford invece l'adattamento cinematografico, certamente meno fortunato, del 1941.
Critiche ai contenuti, considerati troppo aspri e scabrosi, colpirono anche romanzi successivi di Caldwell, come Il piccolo campo, censurato dalla Georgia Literary Commission, ma, ciononostante, uno dei libri più venduti di tutti i tempi, e Il predicatore vagante.
Durante gli anni Quaranta Caldwell accettò di pubblicare i suoi libri anche nelle nuove collane economiche, i cosiddetti paperbacks. Venduti con copertine accattivanti anche in edicole e drogherie, i suoi romanzi vennero pubblicizzati come una felice combinazione di realismo sociale e intrattenimento. Caldwell divenne così uno degli autori con il maggior numero di libri venduti nella storia dell'editoria americana, ma perse nel tempo credibilità tra i critici e i sostenitori dell'impegno politico in letteratura.
L'interesse per i temi sociali portò Caldwell a utilizzare anche altre forme di scrittura. Insieme alla fotografa Margaret Bourke-White, che divenne poi sua moglie, pubblicò il libro di ritratti fotografici You have seen their faces (1937). Vero e proprio documento sulla grande crisi nel Sud, gli scatti in bianco e nero sono accompagnati da testi e didascalie che sottolineano, senza concedere nulla alla retorica della fierezza dei poveri, lo stato di indigenza e abbandono, la disperazione e il risentimento in cui vivevano molti abitanti delle aree rurali statunitensi. Durante la Seconda guerra mondiale Caldwell tornò al giornalismo, lavorando come corrispondente dall'Unione Sovietica. Resoconti della sua esperienza bellica confluirono in Sulla strada di Smolensk e in Mosca sotto il fuoco, entrambi del 1942.
Negli ultimi anni della sua attività scrisse anche libri di viaggio, sempre dedicati al Sud degli Stati Uniti, e sceneggiature per il cinema. Morì nel 1987 a Paradise Valley, in Arizona.