ESCARA (dal gr. ἐσχάρα "focolare"; ted. Brandschorf)
Porzione di tegumento, mortificata in forma d'ammasso nero o bruno proveniente da necrosi o necrobiosi d'origine varia: traumatica (decubito), fisica (ustioni), chimica (sostanze escarotiche), infettiva, tossica, neurotrofica, ecc. In capo a diversi giorni l'escara si stacca per effetto dell'infiammazione e suppurazione delle parti circostanti.