escortismo
s. m. (iron. spreg.) La tendenza a frequentare escort o a vivere da escort.
• Qualcuno si sincera del proprio aspetto specchiandosi negli occhiali. Altri, non molti in verità, giocano anzitempo a fare il personaggio sfoggiando cappellini e qualche capo d’abbigliamento un po’ bizzarro (ma non troppo). Una mamma accompagna la figlia «bellissima», ma non ha il sacro furore di Anna Magnani, e pare invece divertirsi un mondo, come a una festa o a una gita. In fondo sono tempi di facile escortismo. Non si deve fare gavetta. (Marcello Benfante, Repubblica, 29 luglio 2009, Palermo, p. I) • [Sandro] Frisullo pare si sia fatto corrompere non soltanto con danaro e cappotti di cachemire, ma anche con la frequentazione di alcune escort (oggi il meretricio si chiama forse escortismo) presentategli dall’imprenditore Giampaolo Tarantini. Ma Tarantini non è lo stesso individuo che, per entrare nella grazie del premier, ha portato lo stesso materiale umano, le escort, a palazzo Grazioli e a villa Certosa, ossia nelle residenze romana e sarda di [Silvio] Berlusconi? Ma va là. È solo un caso di omonimia. E il caso è spesso bizzarro. (Nico Grilloni, Messaggero Veneto, 29 marzo 2010, p. 16) • E allora lascio le parole in pagina, perché ‒ se fossi una donna ‒ domenica sarei in piazza, in quella piazza, per ribellarmi non solo e non tanto al reato ancora da provare in giudizio di un uomo potente e, come lui stesso dice di sé, «qualche volta peccatore», ma alla réclame dell’escortismo che è certa ed è provata e che sta appestando i giornali e ci appesta la vita. (Marco Tarquinio, Avvenire, 12 febbraio 2011, p. 1, Prima pagina).
- Derivato dal s. ingl. escort ‘accompagnatrice’ con l’aggiunta del suffisso -ismo.