esperienza
Il vocabolo ricorre 16 volte nel Convivio e 10 nella Commedia.
Nella sua accezione più generale, D. lo usa con il significato di " conoscenza diretta ", personalmente acquisita mediante l'osservazione, la consuetudine o lo studio, di una determinata realtà. Con questo valore compare in Cv II XIII 29 ne lo apprendimento di quella [l'Astrologia], volge grandissimo spazio di tempo... per la esperienza che a bene giudicare di essa si conviene; If XXVI 116 [alla vostra vecchiezza] non vogliate negar l'esperïenza, / di retro al sol, del mondo sanza gente; Cv II III 6, Pg XXVI 75, Pd I 72, XX 47.
Entra a far parte della locuzione fraseologica come per esperienza si può vedere (Cv IV IV 10), che vale " come è possibile accertare per conoscenza diretta "; analogamente in IV I 1 e IV 3.
Unito al verbo ‛ avere ', vale " aver conoscenza di una cosa per averla provata, osservata o studiata ": If XXXI 99 io vorrei / che de lo smisurato Brïareo / esperïenza avesser li occhi miei; Cv I X 2, III VII 8 e 16 (due volte), Pg IV 13. In modo analogo, in Cv III VII 11 più onestamente [di donna] per le donne si prende esperienza che per l'uomo, la locuzione si prende esperienza significa che la donna, per la sua stessa natura, è più pronta dell'uomo a comprendere l'animo di un altro essere, sia esso uomo o donna. Per l'integrazione congetturale di donna, accolta sia nella '21 sia da Busnelli-Vandelli (ma rifiutata dalla Simonelli: cfr. ad l.), e per il significato di tutto il passo, si vedano le osservazioni del Quaglio nell'Appendice al commento lemonnieriano (II 491).
Al significato fondamentale della parola si riallacciano le seguenti accezioni particolari.
" Pratica del mondo e dell'agire umano ", in Cv IV XXVI 14 lo vecchio per più esperienza dee essere giusto, e XXVII 16 [la vecchiezza] più belle e buone novelle pare dover savere per la lunga esperienza de la vita.
Con una connotazione attiva, " esperimento ", " prova ", in Pd II 95 Da questa instanza [cioè dall'ipotesi che il raggio solare in alcune zone della Luna appaia men vivo per il fatto di essere, in quella parte, riflesso da un punto più lontano] può deliberarti / esperïenza, se già mai la provi, / ch'esser suol fonte ai rivi di vostr'arti. Il concetto che l'e. è fondamento delle arti umane (arti nel senso generale della parola, comprendente anche le scienze), risale ad Aristotele (Metaph. I 1; e vedi anche Tommaso Comm. ad Metaph. I 1 " expertus est sapientior eo qui solum habet sensum sine experimento "). Analogo uso in Pg XV 21: l'angolo formato dal raggio riflesso è uguale a quello del raggio incidente, sì come mostra esperïenza e arte, come dimostra l'esperimento pratico, a conferma della fisica teorica esposta da Euclide (Catottrica p. I). E si veda anche Ep III 5 et fides huius, quanquam sit ab experientia persuasum, ratione potest et auctoritate muniri.
" Prova ", " dimostrazione ": Cv II VIII 13 vedemo continua esperienza de la nostra immortalitade ne le divinazioni de' nostri sogni; IV XIII 13 molte volte contro la debita pietade lo figlio a la morte del padre intende: e di questo grandissime e manifestissime esperienze possono avere li Latini.
" Cognizione ", " notizia ", per cui cfr. If XVII 38 Acciò che tutta piena / esperïenza d'erto giron porti / ... va, e vedi lor mena. Analogo valore con il verbo ‛ dare ', come in If XXVIII 48 per dar lui esperienza piena, / a me, che morto son, convien menarlo / per lo 'nferno, e in Cv III XIV 9.
" Somma delle conoscenze " acquisite dalla nostra mente in un dato campo: Cv II IV 8 avvegna che per ragione umana queste oppinioni di sopra fossero fornite, e per esperienza non lieve, la veritade ancora per loro veduta non fue e per difetto di ragione e per difetto di ammaestramento.