esportazione
Attività realizzata attraverso la vendita sui mercati esteri di beni e servizi prodotti all’interno dell’economia domestica. Per lungo tempo le e. hanno riguardato esclusivamente (o quasi) la vendita di merci, tipicamente di valore elevato e dal volume contenuto; due caratteristiche che rendevano questi beni commerciabili (tradable) a livello internazionale. Le notevoli innovazioni realizzate nell’ambito dei trasporti e della produzione e scambio di informazioni – unitamente alla realizzazione di politiche di liberalizzazione – hanno fatto sì che dagli anni 1990 anche numerosi servizi diventassero oggetto di attività di esportazione. Il WTO stima che il peso delle e. di beni e servizi sul reddito mondiale sia pari al 30%, di cui quasi 3/4 dovuti allo scambio di merci (dati 2011). Al trascorrere del tempo e all’incedere della globalizzazione, il peso delle esportazioni sul PIL di ciascun Paese è andato aumentando, a conferma di un crescente grado di apertura commerciale. Inoltre, si è sensibilmente modificata la struttura delle e. mondiali, in senso sia merceologico sia geografico. Già dai primi anni 2000 la maggior parte delle e. mondiali di merci ha riguardato lo scambio di beni manufatti (oltre 66%), mentre agli inizi del 20° sec. l’attività commerciale internazionale consisteva per lo più in scambi di materie prime. Al 2011 il maggior esportatore è la Cina, che contribuisce quasi al 10% dell’export mondiale di beni, un Paese che sino agli anni 1980 non figurava neppure tra le prime 20 nazioni esportatrici di merci.
Il legame esistente nel lungo periodo tra e. e crescita di un sistema economico non è del tutto chiaro. Per molto tempo si è ritenuto che il nesso di causalità andasse dalle e. alla crescita. In questo caso, definito di export-led growth, l’attività di e. – favorita dalla maggiore domanda di merci domestiche proveniente dai mercati esteri – contribuisce ad aumentare la produzione interna, sostenendo in tal modo il processo di sviluppo di un sistema economico. Esiste però una visione alternativa, secondo cui il processo di crescita tende ad accompagnarsi a un più elevato livello di efficienza e allo sfruttamento di economie di scala che – attraverso la riduzione dei costi di produzione – conducono a una maggiore attività di e. (growth-led export). Gli studi empirici sinora condotti non hanno ancora stabilito definitivamente quale sia il nesso di causalità fra i due processi.