esse
L'infinito del verbo latino ricorre due volte nel Paradiso. In un caso fa parte di un'intera frase, e vale " esistere " (si est dare primum motum esse, XIII 100); nell'altro è sostantivato: è formale ad esto beato esse [" ad istum statum beatitudinis ", Benvenuto; o " esistenza, vita ", come intende il Chimenz] / tenersi dentro a la divina voglia, III 79. Il termine, in questo senso, indica la ‛ sostanza ' o ‛ essenza ' dello stato di beatitudine, pienamente realizzata (formale) nella conformità alla volontà divina.