essordio [plur. essordia]
Il sostantivo è usato una volta sola, in rima (Pg XVI 19 Pur ‛ Agnus Dei ' eran le loro essordia), in senso non tecnico: non cioè col valore proprio della retorica classica di " parte iniziale di un discorso " con cui l'oratore si prepara a entrare in argomento, ma con quello più generico, derivato dal primo e poi prevalso, di " inizio di un discorso, di un ragionamento, di un canto ".
La forma plurale in -a, usata come femminile, è in realtà un neutro plurale latino (" è un latinismo pretto ", Parodi, Lingua 247), frequente nell'antico italiano (cfr. per es. Fazio degli Uberti Dittamondo II XII 85, Ira son io 6, ecc.).