estatico
Nel senso comune di " che è proprio dell'estasi ", " che dà estasi ", l'aggettivo è usato una sola volta, in Pg XV 86 Ivi mi parve in una visïone / estatica di sùbito esser tratto: secondo una chiosa del Lana ripetuta quasi testualmente dalla maggior parte dei commentatori successivi, visione estatica " è quando la mente non è alienata da stupore, ma è alienata da alcuna rivelazione, la quale la tira e occupa sì tutta, che altra operazione o possanza non adovra ".
E il Vellutello, definendo in generale il concetto di estasi, parola mai usata da D. (ma per la concezione dell'estasi nella visio dantesca, v. MISTICA), aggiunge: " ‛ Exestasis ' è da' Latini domandata quella elevazione di mente ad uno obietto, che aviene alcuna volta ne' contemplanti quando quel solo tira tanto tutte le potenze de l'anima a sé, che in nessun altro si ponno esercitare ".