estensimetro
estensìmetro [Comp. dal lat. extensus "esteso" e -metro] [MTR] [MCC] Denomin. di apparecchi per misurare piccole variazioni di distanza tra due punti di un corpo al quale viene applicato, usati largamente nello studio delle deformazioni di corpi, strutture e modelli di queste, sottoposti a sollecitazioni; prendono il nome di estensigrafi se sono provvisti di dispositivi per registrare le misure o l'andamento di esse. Si raggiungono sensibilità e precisioni notevoli, anche dell'ordine, rispettiv., di 1 µm e 10-4. ◆ [MTR] [MCC] E. acustici: sono costituiti da un filo metallico teso a forza tra due punti del corpo in esame e mantenuto in vibrazione propria; la frequenza di vibrazione dipende, a parità di altre condizioni, dalla tensione del filo, a sua volta dipendente dalla distanza tra i punti di fissaggio, per cui le variazioni di tale frequenza, misurata mediante un adatto trasduttore, costituiscono una misura della variazione della distanza tra i punti anzidetti. ◆ [MTR] [EMG] E. elettrici: utilizzano la variazione di resistenza elettrica dovuta alle variazioni delle dimensioni di un filo metallico omogeneo fissato sul corpo in esame. ◆ [MTR] [MCC] E. meccanici: in essi il piccolo spostamento da misurare è amplificato da un sistema di leve, per cui diventa ben misurabile su una scala graduata. ◆ [MTR] [MCC] E. ottici: si hanno molte disposizioni sperimentali, in genere basate sulla deviazione subita da un raggio luminoso riflesso su uno specchio o un prisma fissato sul corpo in studio, in conseguenza del movimento di deformazione di questo. ◆ [MTR] E. particolari: esistono altri tipi di strumenti, utilizzati prevalentemente nella ricerca per le loro doti di sensibilità, precisione e prontezza, peraltro non di uso così largo come i tipi precedenti; possono essere basati sull'effetto piezoelettrico, sulla variazione d'induttanza per lo spostamento del nucleo ferromagnetico di un induttore, su tecniche interferometriche, olografiche e altre.