esterovestire
v. tr. Far risultare qualcosa come dotata di uno stato giuridico estero, sottraendola agli obblighi della legge nazionale di pertinenza.
• Leonardo Del Vecchio, il secondo uomo più ricco d’Italia dopo [Silvio] Berlusconi, che ha «esterovestito» parte del suo patrimonio e ha avuto un accertamento di 20 milioni, non è assimilabile a Danilo Coppola o a Stefano Ricucci, i campioni dei furbetti del quartierino che misero a ferro e fuoco la finanza italiana nell’estate del 2005, i quali hanno accettato di pagare al fisco rispettivamente 70 e 26 milioni di euro. (Alberto Statera, Repubblica, 20 febbraio 2008, p. 32, Economia) • i titolari avevano «esterovestito» una catena di loro aziende, registrandole in paesi del Medio Oriente, ma l’attività si svolgeva di fatto in Italia. (Claudio Del Frate, Corriere della sera, 25 novembre 2011, Lombardia, p. 12) • Un numero inferiore di controlli, ma meglio mirati a grandi patrimoni, finti poveri con barche, furbetti del fisco abili a «esterovestire» conti e operazioni. Obiettivo: dieci miliardi. Tanto conta di recuperare l’Agenzia delle Entrate quest’anno dal contrasto all’evasione fiscale, grazie a 380 mila verifiche a tappeto su imprese e contribuenti. (Valentina Conte, Repubblica, 2 giugno 2012, p. 24, Economia).
- Composto dal s. m. e agg. estero e dal v. tr. vestire.