Eteocle
Eroe del ciclo tebano, le cui vicende furono strettamente legate a quelle del fratello Polinice. Nati entrambi dalle nozze incestuose di Edipo e Giocasta, furono divisi da implacabile inimicizia in conseguenza della maledizione lanciata loro contro dal padre, al momento in cui fu costretto a lasciare Tebe per l'esilio.
Durante la spedizione dei Sette contro Tebe E. e il fratello morirono in combattimento uno per mano dell'altro. La leggenda, riportata da Stazio (Theb. XII 429-432) e da Lucano (Phars. I 551 ss.), voleva che la fiamma del rogo su cui i corpi dei due fratelli furono posti a bruciare si dividesse in due, a simboleggiare un odio protratto oltre la morte.
Alla fiamma biforcuta dov'Eteòcle col fratel fu miso (If XXVI 54) D. paragona per analogia di aspetto la fiamma a due punte racchiudente le anime di Ulisse e Diomede nell'ottava bolgia del cerchio ottavo.
In Pg XXII 56 i due fratelli sono detti doppia trestizia di Giocasta, in quanto duplice fonte di dolore per la loro sventurata madre, sia per la nascita dalle sue nozze incestuose, sia per la morte che reciprocamente si erano provocati.