etere
ètere [Der. del lat. aether -eris, dal gr. aithér -éros, da aìtho "ardere"] [CHF] Nome generico di composto organico costituito da due radicali idrocarburici, uguali o diversi, uniti da un atomo di ossigeno; questi composti, che si denominano facendo seguire al termine etere il nome del radicale o dei radicali idrocarburici (per es., e. metilico, e. metiletilico, ecc.), sono sostanze piuttosto stabili, gassose, liquidi o solide. Esponente antonomastico è l'e. etilico (o e. solforico), che per la sua volatilità ha dato il nome a tutta la categoria. ◆ [STF] Mezzo introdotto sin dall'antichità in varie teorie della Natura come supporto per il manifestarsi di determinati fenomeni, con caratteristiche mutevoli con lo sviluppo delle teorie medesime, alternativamente materiale o immateriale, fluido o solido, continuo o discontinuo, e del quale, nel contesto dell'elettromagnetismo, una serie di esperienze, a partire da quella, celebre, di A.A. Michelson ed E.W. Morley nel 1881, dimostrarono l'inesistenza; l'unica caratteristica immutabile nelle varie vicissitudini del concetto di e. può essere riconosciuta nell'onnipervasività, cioè nel permeare, materialità o immaterialità a parte, l'intero spazio e tutti i corpi in esso: v. etere. ◆ [STF] E. cosmico: denomin. sinonimica dell'e., che enfatizzava il suo carattere di elemento universale. ◆ [STF] 2[EMG] E. di Newton: v. etere: II 499 d. ◆ [STF] 2[EMG] E. elettromagnetico: v. etere: II 503 e. ◆ [STF] 2[RGR] E. luminifero: v. relatività e gravitazione, storia dei concetti di: IV 776 e. ◆ [STF] 2[EMG] E. luminifero elastico: v. etere: II 502 c.