Eteria
Società segreta di patrioti greci, fondata a Vienna alla fine del 18° sec. da Costantino Rìgas, per dare vita a un movimento di riscossa nazionale e liberare la Grecia dai turchi. Dopo la morte violenta del suo fondatore entrò in crisi, ma nel 1814 si ricostituì a Odessa, diffondendosi in Grecia e nei Balcani. La sede centrale era a Mosca, poiché la causa greca godeva dell’appoggio interessato dello Stato russo. Al suo interno si delinearono due orientamenti: uno, più conservatore, intendeva legare la liberazione dei cristiani dal giogo turco alla politica delle grandi potenze; l’altro, più direttamente rivoluzionario, faceva appello alla rivolta armata in nome dell’idea di nazionalità. Nel 1820 l’E. trovò un capo risoluto in Alessandro Ipsilanti, che cercò di fomentare una sollevazione antiturca, destinata tuttavia al fallimento per il mancato sostegno dello zar; ad Alessandro successe il fratello Demetrio, ma l’E. in seguito alle repressioni scomparve rapidamente.