eterofamiliare
(etero-familiare), agg. Relativo a una famiglia diversa da quella di origine.
• Sono bambini che l’inserimento in comunità proteggeva da condizioni di gravissimo maltrattamento o di vero e proprio abuso sessuale subito all’interno dei nuclei familiari, gravi al punto da rendere difficile anche l’affido eterofamiliare, quelli che non troveranno più accoglimento nelle comunità. (Luigi Cancrini, Unità, 17 novembre 2007, p. 1, Prima pagina) • Ma soprattutto, che ne sarà del bambino una volta che il genitore presunto alienante sarà in carcere (accusato di una sindrome che non c’è)? Verrà collocato presso l’altro? O verrà dirottato in una comunità etero-familiare? (Daniela Missaglia, Giornale, 21 maggio 2015, p. 1, Prima pagina) • Grazie alle famiglie affidatarie e al lavoro del personale del settore «attività sociali ed educative» del Comune la risposta ai minori in affido familiare è in crescita. Nel 2015 i bambini e ragazzi in affido nel Comune di Savona erano 33: 19 in affido eterofamiliare, cioè a famiglie esterne, 6 in affido intrafamiliare, cioè a parenti, e 8 inaffidamento parziale. (E. R., Secolo XIX, 19 agosto 2017, p. 17, Savona Provincia).
- Composto dal confisso etero- aggiunto all’agg. familiare.
- Già attestato nell’Unità del 18 ottobre 1977, p. 4, Echi e notizie.