ETEROFILLIA (dal gr. ἕτερος "diverso" e ϕύλλον "foglia")
Prescindendo dalla diversità di forma delle foglie che tutte le piante Cormofite presentano in stadî diversi di vegetazione e quindi in regioni diverse del loro fusto (v. foglia), per eterofillia in senso ristretto s'intende la differenza di forma dei soli nomofilli o foglie vegetative ordinarie, che si riscontra in talune piante, dovuta a cause note o ignote, e nel primo caso a fattori sia interni o fisiologici sia esterni o ecologici.
Alla prima categoria appartengono piante eterofille per divisione di lavoro, che sui fusti fioriferi portano foglie più o meno differenti da quelle dei fusti puramente vegetativi (Cochlearia armoracia, Hedera helix). Così pure vi appartengono le eterofille per ereditarietà, quali le tipiche piante a fillodî (v. fillodio): eucalitti e acacie dell'Australia, che solo nello stadio giovanile della piantina nata dal seme sviluppano alcune poche foglie del tipo ancestrale, cioè bipennate con picciuolo normale e molte coppie di foglioline a cui seguono ben presto soli fillodî. Ma tuttavia di tali acacie australiane l'A. heterophylla continua a sviluppare saltuariamente foglie bipennate frammezzo ai preponderanti fillodî. Della eterofillia da cause esterne ambientali offrono frequenti e chiari esempî certe piante acquatiche (Ranunculus amphibius, Trapa natans, Cabomba aquatica, ecc.) che vivono coi loro fusti in parte sommersi e in parte emersi, sviluppando su quelli foglie di tipo acquatico dette "idrofilli" e su questi foglie aeree o "aerofilli"; le prime a lembo diviso in numerose lacinie, le seconde con lembo intero o assai meno ramificato. In talune di queste piante si trova persino un terzo tipo di foglie, quelle galleggianti o "aeridrofilli". Della eterofillia da cause ignote, detta anche eterofillia vaga, si hanno notevoli esempî nella Broussonnetia papyrifera o gelso del Giappone e nel Solanum dulcamara delle nostre siepi, che frammezzo alle foglie con lembo intero ne presentano qua e là qualcuna variamente lobata.
Bibl.: G. Arcangeli, Sulle foglie di piante acquatiche e specialmente su quelle di Nymphaea e di Nuphar, in Giorn. bot. it., 1890; C. Casali, L'eterofillia e le sue cause, Reggio Emilia 1892; G. Briosi, Intorno alle probabili ragioni dell'eterofillia nell'Eucalyptus globulus, ecc., in Atti R. Acc. Lincei, s. 3ª, XIV, 1893.