eterofono
agg. Che parla lingue diverse da quella in uso abitualmente in un Paese o in una regione.
• Ma perché blaterate tanto, insistendo fastidiosamente, di integrare nei nostri precari confinetti moltitudini eterofone sempre più grandi e babeloparlanti, se state buttando via lo strumento civilizzatore per antonomasia, l’organo riproduttivo supremo di una forma di reale, non ipotetica e pia, forma di convivenza possibile ‒ la vostra, la nostra, la disperatamente mia, Lingua Italiana? (Guido Ceronetti, Corriere della sera, 14 gennaio 2010, p. 39, Cultura).
- Composto mediante la giustapposizione dei confissi etero- e -fono.
> nativofono.