HAJDU, Étienne
Scultore, nato a Turda il 12 agosto 1907 da genitori ungheresi. Lasciata la Romania, H. si stabilisce a Parigi nel 1927 e si naturalizza francese nel 1930. Frequentati gli ateliers di Bourdelle e di Niclausse, completa la sua educazione con viaggi in Grecia, in Olanda e un lungo viaggio in bicicletta alla scoperta delle chiese romaniche francesi. Verso il 1934 appaiono le sue prime opere astratte; alla sua prima mostra personale, tenuta presso la galleria Jeanne Bucher nel 1939, espone tuttavia anche opere d'impronta espressionista. Nella seconda guerra mondiale è smobilitato nel 1940 e durante l'occupazione lavora come marmista in una fabbrica nei Pirenei. Tornato a Parigi, da allora espone in numerose mostre personali (New York, Gall. Knoedler, 1958,1959,1962, 1969; Parigi, Gall. Knoedler, 1965,1968) e collettive (Salon de la Jeune Sculpture, Salon de Mai, Biennali all'aperto di Anversa e San Paolo). Dal 1951 risiede a Bagnaux. Ingegnosità, raffinatezza, equilibrio sono doti che caratterizzano sia i suoi rilievi in metallo, concepiti come un'orchestrazione di motivi semplicissimi e fortemente ritmati, sia le opere in marmo dalla superficie polita e sensibilissima alle variazioni luminose. Vedi tav. f. t.
Bibl.: M. Seuphor, Hajdu, Parigi 1950; R. Ganzo, Hajdu, ivi 1957.