JODELLE, Étienne
Poeta, nato nel 1532 a Parigi, dove morì nel luglio del 1573. Di nobile famiglia, signore del Lymodin, ebbe vita inquieta, sdegnosa, e da ultimo povera; ingegno versatile e vivacissimo, s'occupò d'arte, di feste pubbliche e soprattutto di poesia. Seguace del Ronsard fin dal primo costituirsi del suo gruppo letterario (1549), è compreso nel novero dei sette poeti della Pléiade.
Scrisse la prima tragedia francese di tipo classico: la Cléopâtre captive, che fu rappresentata nel carnevale del 1553. Derivata dalla Vita di Antonio di Plutarco, sull'esempio di una tragedia italiana, di poco anteriore (la Cleopatra di Cesare De Cesari, Venezia 1552), è un dramma essenzialmente elegiaco, in cui le parti liriche soverchiano di molto la breve e semplice azione. Una seconda tragedia di J. è la Didon se sacrifiant, ispirata al libro IV dell'Eneide; e di lui ci rimangono pure una commedia, l'Eugène (un'altra, citata da É. Pasquier, col titolo La Rencontre, andò perduta), e Les auvres et meslanges poétiques, apparse la prima volta in edizione postuma a cura di Charles de la Mothe nel 1574.
Ediz.: Ancien théatre françois, ed. Viollet Le Duc, IV, Parigi 1855; Les Amours et autres poésies d'É. J., a cura di A. Van Bever, Parigi 1907.
Bibl.: G. Lanson, Études sur les origines de la tragédie classique en France, in Revue d'hist. littér. de la France, X (1903); F. Neri, La prima tragedia di É. J., nel vol. Fabrilia, Torino 1930.