FALCONET, Étienne-Maurice
Scultore e scrittore, nato a Parigi il 1° dicembre 1716, ivi morto il 24 dicembre 1791. Benché non venisse in Italia, studiò e commentò con ardore le opere degli antichi; tradusse varî libri di Plinio, diede all'Fncyclopedie l'articolo sulla scultura (ristampato e ampliato in un opuscolo intitolato Réflexions sur la sculpture); nel 1771 pubblicò le Observations sur la statue équestre de Marc-Aurèle, opera notevole per vivacità di linguaggio e forma spontanea.
Scultore, fu allievo di J. B. Lemoyne, ma cercò a lungo la propria via; barocco per temperamento e per gusto, l'indirizzo generale dei suoi tempi lo portava a volte verso uno stile più puro e più accademico. Nel Milone di Crotone (Louvre), del 1744, l'influenza di P. Puget è evidente, l'insieme è fortemente drammatico. La figura della Musica, per la Pompadour (1749), nonostante l'atteggiamento teatrale e il drappeggio ancora agitato, segna già un'evoluzione verso lo stile classicheggiante. Questo D. Diderot osservò nell'Inverno, dai drappeggi calmi. Quel naturalismo contenuto, che dà il fremito della vita, si ritrova nella Bagnante del Louvre, in Galatea e Pigmalione (collezione Ambatielos, Parigi). Questi piccoli marmi e molte altre composizioni dello stesso genere furono riprodotti in biscuit, quando il F. fu nominato direttore della Manifattura di Sèvres nel 1757. Quelle opere non fanno prevedere il vigoroso e ardito ideatore della statua equestre di Pietro il Grande. Per l'esecuzione di questo monumento il F. si trattenne a Pietroburgo dal 1766 al 1779, curando personalmente la fusione del grande gruppo di bronzo. All'opera, alla cui concezione non fu estraneo il Diderot, collaborò anche Marie-Anne Collot, allieva e futura nuora del maestro. Ritornato a Parigi (1780), il F. fu colpito da grave infermità che mise fine al suo lavoro.
Bibl.: A. Valabrègue, Une artiste française en Russie, M.me F., Parigi 1898; E. Hildebrandt, Leben, Werke u. Schriften d. Bildhauers E. M. F., Strasburgo 1908; St. Lami, Dict. des sculpteurs de l'école française (XVIIIe siècle), I, Parigi 1910; J. Alazard, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XI, Lipsia 1915 (con bibl.); L. Réau, L'Hiver de F., in Gaz. des beaux-arts, s. 4ª, XIV (1918) pp. 247-56; id., E. M. F., Parigi 1922, voll. 2; P. Vitry e M. Aubert, Catalogue des sculptures modernes au Musée du Louvre, Parigi 1922; L. Réau, Une statue retrouvée de F. "La douce Melancolie", in Gaz. des beaux-arts, 1926, II, pp. 54-56.