etnopopulista
(etno-populista), agg. Relativo a un populismo basato sull’appartenenza etnica.
• C’è il rischio che la nuova destra possa cavalcare l’insicurezza diffusa offrendo la sponda della xenofobia? «Non c’è dubbio. C’è stato un avanzamento di una nuova destra “etno-nazionale”. Non c’è solo la vecchia destra estrema di [Jean-Marie] Le Pen che è sempre stata contraria all’integrazione europea. In Francia come in Danimarca e in Olanda avanzano movimenti etnopopulisti che sono insofferenti tanto rispetto all’Europa quanto alla stessa integrazione economica» (Valerio Castronovo intervistato da Tonino Bucci, Liberazione, 17 giugno 2008, p. 12, Cultura) • I leader etno-populisti […] hanno bisogno di segni di riconoscimento, segni che il «loro» popolo possa immediatamente vedere e capire; e sanno bene che la politica si può fare ‒ eccome! ‒ anche con il corpo e con l’abbigliamento. (Ernesto Galli Della Loggia, Corriere della sera, 21 dicembre 2010, p. 1, Prima pagina) • «La Germania è emblematica e “originaria”. Fichte incita alla guerra contro Napoleone. Lui e altri intellettuali affermano: se i tedeschi vogliono liberarsi dalla Francia, debbono fondarsi sull’opposto della Francia. Non sui diritti cosmopolitici, bensì sulla stirpe, sullo Stamm: il ceppo etnico. Ecco l’ideologia volkish, etno-populista. Persino i liberali tedeschi, nel 1848 a Francoforte, misero all’ordine del giorno la cacciata dei polacchi, tanto per intendersi» (Nicolao Merker intervistato da Bruno Gravagnuolo, Unità, 28 marzo 2014, p. 17, Comunità).
- Composto dal confisso etno- aggiunto all’agg. populista.
- Già attestato nel Corriere della sera del 8 febbraio 1995, p. 27, Commenti (Ernesto Galli Della Loggia), nella variante grafica etno populista.