Filologo italiano (Pinerolo 1879 - Firenze 1953), prof. di letteratura greca nell'università di Palermo (1922) e di filologia classica in quella di Firenze (1925-50). Accademico d'Italia. Dopo importanti studî su Empedocle (1916) e su Epicuro (1920), si dedicò allo studio dell'evoluzione del pensiero aristotelico attraverso una serie di saggi e studî, raccolti poi nell'opera L'Aristotele perduto e la formazione filosofica di Epicuro (1936), nei quali, proseguendo le ricerche di W. Jaeger, pose in nuova luce il problema dell'origine dell'epicureismo e dei suoi rapporti con la tradizione platonico-aristotelica. Della sua Storia della letteratura latina sono usciti 3 voll. (1942-1950).