FADIGA, Ettore
Nacque a Bologna il 25 ag. 1927 da Luciano e da Lidia Petris. Iscrittosi alla facoltà di medicina e chirurgia dell'università bolognese, nell'anno accademico 1948-49 fu allievo interno nell'istituto di patologia speciale medica diretto da F. Schiassi e dall'anno successivo cominciò a frequentare l'istituto di fisiologia umana di G. C. Pupilli. Sotto la guida di quest'ultimo, che divenne suo maestro e al quale rimase poi affettuosamente legato (e che commemorò, poi, dopo la morte: G. C. Pupilli, Milano 5 ott. 1893 - Pescia 17 ag. 1973, in Arch. di fisiol., LXXI [1979], pp. 3-22), si avviò allo studio della fisiologia e preparò la tesi di laurea implicante ricerche sperimentali che avrebbero costituito lo spunto per alcune sue successive pubblicazioni scientifiche. Laureatosi con lode il 26 nov. 1951, l'anno seguente fu nominato assistente volontario presso l'istituto diretto dal Pupilli, e mantenne poi questo titolo fino al 1958; nel 1955 conseguì il diploma di specializzazione in clinica delle malattie nervose e mentali.
Dopo aver vinto una borsa di studio del Consiglio nazionale delle ricerche per il 1955-56, nel 1957 il F. vinse anche una borsa biennale della International Cooperation Administration e della National Academy of sciences che gli consentì di frequentare a Portland negli Stati Uniti il Department of physiology dell'Oregon medical school diretto da J. M. Brookhart. Rientrato in Italia, iniziava la sua carriera universitaria: assistente di ruolo nel 1959, nel 1960 conseguì la libera docenza in fisiologia umana, quindi nell'anno accademico 1959-60 fu incaricato del corso di fisiologia generale presso la facoltà di farmacia dell'università di Urbino e nel 1962-63 dello stesso corso presso la facoltà di scienze dell'università di Bologna. Nel 1963-64 fu incaricato dell'insegnamento di fisiologia umana presso la facoltà di medicina e chirurgia dell'università di Catania: qui, dopo essere stato incluso nella terna dei vincitori del concorso a cattedra, nel 1966 fu chiamato all'unanimità alla direzione dell'istituto di fisiologia umana. Durante la sua permanenza in questa università curò in modo particolare l'organizzazione di seminari e di dimostrazioni pratiche molto frequentati dagli studenti e imparti l'insegnamento delle rispettive fisiologie speciali nelle scuole di specializzazione in anestesiologia, ortopedia, otorinolaringoiatria e urologia.
Nel 1972 il F. fu chiamato alla cattedra di fisiologia umana dell'università di Ferrara, ove prematuramente doveva concludere la sua carriera: qui fondò una fiorente scuola, alla quale si formarono validi allievi.
Studioso dotato di notevole varietà di interessi, il F. si dedicò prevalentemente alla ricerca nel campo della fisiologia del sistema nervoso e fu autore di circa 150 lavori scientifici (pubblicò il primo lavoro subito dopo la laurea: Azione "stabilizzante" di sostanze dotate di potere anestetico locale sulla membrana fisiologica del muscolo, in Boll. d. Soc. it. di biologia sperimentale, XXVIII [1952], pp. 770-772).
In tutta la produzione del F. oggetto di particolare indagine e approfondimento furono tre argomenti di neuro-fisiologia che appaiono oggi come una significativa espressione della sua attitudine alla ricerca sperimentale e lo specchio della sua originale personalità scientifica.
Si segnalano in primo luogo gli studi su taluni importanti aspetti della fisiologia del cervelletto, effettuati nei primi anni di carriera a partire dal 1956 e intesi a dimostrare l'esistenza di risposte elettriche cerebellari (di corteccia e di emisferi) a stimoli fotici. Si tratta dei resoconti di numerosi esperimenti oggetto di oltre venti articoli apparsi su riviste italiane e straniere, tra i quali si ricordano: Le risposte della corteccia cerebellare a impulsitrasmessi per le vie ottiche, in Arch. di scienze biol., XI, (1956), pp. 541-601; Cerebellar reactions to the visual system's activation, in Acta physiol. et pharmacol. neerl., VI (1957), pp. 284-294; Hodologie des influx cérebellipètes d'origine visuelle, in Belgica, II (1958), pp. 1753-1760; Ricerche elettrofisiologiche intorno alle vie percorse dagli impulsi cerebellipeti di origine visiva, in Arch. di scienze biol., XLIII (1959), pp. 245-276. L'intera materia fu poi oggetto di un lungo, accurato e acuto riesame retrospettivo, condotto in collaborazione col Pupilli, il quale aveva peraltro sempre avallato con la sua firma i precedenti studi del F. (Teleceptive components of the cerebellar function, in Physiol. Review, XLIV [1964], pp. 432-486).
Vennero poi le ricerche, iniziate durante il soggiorno statunitense e condotte nell'istituto del Brookhart, in tema di fisiologia dei motoneuroni spinali. Grazie a un nuovo originale metodo capace di attivare, separatamente e selettivamente, le sinapsi assosomatiche e assodendritiche dei motoneuroni spinali nella rana, il F. dimostrò la differenza tra i due tipi di giunzioni, contribuendo in modo determinante ai progressi della sinaptologia e delle conoscenze della fisiologia del sistema nervoso in generale. Si tratta di una decina di lavori, apparsi prevalentemente su importanti riviste straniere, relativi all'analisi e alle interazioni delle giunzioni sinaptiche, tra cui si distinguono: Antidromic and synaptic activation of frog motor neurons, in Journal of neurophysiol., XXII (1959), pp. 483-503; Monosynaptic activation of different portions of the motor neuronmembrane, in Amer. Journal of physiol., CIIC (1960), pp. 693-703; Potential fields initiated during monosynaptic activation of frog motoneurons, in Journ. of physiol. (London), CL (1960), pp. 633-655; Interactions of excitatory postsynaptic potentials generated at different sites on frog motoneuron, in Journ. of neurophysiol., XXV (1962), pp. 790-804. Simili argomenti furono oggetto anche di alcune comunicazioni presso l'Accademia nazionale dei Lincei, poi pubblicate nei relativi Rendiconti. Si ricordano al proposito: Risposte ottenute da motoneuroni spinali di rana per la stimolazione interattiva di porzioni diverse della membrana cellulare, in Rend. d. Acc. naz. d. Lincei, classe di scienze fis., mat. e nat., s. 8, XXVIII (1960), pp. 95-98, e Interazione eteronima di potenziali postsinaptici eccitatori generati in motoneuroni spinali di rana per stimolazione di parti diverse della membrana cellulare, ibid., XXXII (1962), pp. 707-710.
Negli anni successivi l'attenzione del F. si concentrò sulla somestesi e sulle relative tematiche, con particolare riguardo alla fisiologia talamica. La scoperta inattesa che la stimolazione di nuclei di relais a proiezione specifica in una parte del corpo influenza la trasmissione corticipeta attraverso il nucleo omonimo controlaterale permise a lui e ai suoi allievi un approccio completamente nuovo alla fisiologia talamica. La conclusione che l'integrazione bilaterale dei messaggi somatosensoriali parte sempre a livello dei nuclei talamici a proiezione specifica e l'acquisizione del concetto di una inibizione trasversale a livello talamico tra i sistemi somestesici lemniscali hanno rappresentato un importante contributo sul piano speculativo. Nell'ambito di queste indagini si segnalano in modo particolare: Interactive potentialities between thalamic relay-nuclei through subcortical commissural pathways, in Arch. di scienze biol., L (1966), pp. 101-133; Lemniscal afferents and extracallosal mechanisms for interhemispheric transmission of somato-sensory evoked potentials, in Electroencephalog. and clin. neurophysiol., XXVI (1967), Suppl., pp. 182-187; Extralemniscal reactivity and commissural linkages in the VPL nucleus of cats with chronic cortical lesions, in Arch. ital. de biol., CVI (1968), pp. 204-226; Relationships between somatosensory thalamic relay-nuclei of the two sides, ibid., CVII (1969), pp. 604-632; Inhibitory interactions between thalamic VPL nuclei of the two sides, ibid., CVIII (1970), pp. 462-484; Peripheral and transcallosal reactivity of neurons sampled from the face subdivision of the SI cortical area, ibid., CX (1972), pp. 444-475. Per i lavori sull'integrazione talamica delle informazioni somestesiche e per la rilevante importanza dei risultati conseguiti nelle ricerche sulle connessioni intradiencefaliche dei talami, effettuate nel gatto con tecniche elettrofisiologiche macro- e microelettrodiche, che hanno avuto larga eco internazionale, l'Accademia nazionale dei Lincei gli conferì nel 1967 il premio istituito in memoria di Camillo Golgi, sommo istologo del sistema nervoso e premio Nobel nel 1906per la fisiologia e la medicina. L'ultimo suo lavoro fu in relazione a questo settore di ricerche: Variability of peripheral representation in ventrobasalthalamic nuclei of the cat: effects of acute reversible blockade of the dorsal column nuclei, in Experim. neurol., LX (1978), pp. 484-498.
Collaboratore dell'Istituto della Enciclopedia Italiana (voci Neurofisiologia, in Lessico universale italiano, XIV, pp. 658-663, e Nervoso, sistema, in Enciclopedia Italiana, IV App., 1976, pp. 567-581), uomo di vasta cultura, consapevole dell'importanza per lo scienziato moderno della coscienza storica, fu autore anche di un originale e apprezzato lavoro sulla nascita e i primi passi dell'elettrofisiologia (The origins of electrophysiology, in Journ. of world hist., VII [1963], pp. 547-589), già preceduto da un'altra esauriente analisi storica della letteratura primaria ottocentesca in tema di fisiologia del cervelletto, affrontata allo scopo di enucleare i contributi italiani al progresso delle conoscenze nel settore, anteriormente a quelle indagini sistematiche che, grazie alla nuova tecnica di ablazione cerebellare ideata da L. Luciani, avrebbero aperto nuove vie alla ricerca (The first Italian contributions to the study of cerebellar functions and the works of Luigi Luciani, in Proc. of the Int. Symposium of hist. of neurol., Varenna 1961, pp- 203-223).
Il F. appartenne a numerose accademie e società scientifiche italiane e straniere, tra cui la Società italiana di biologia sperimentale, la International brain rescarch organisation, l'Accademia Gioenia di scienze naturali, l'Accademia delle scienze di Ferrara. Nel 1973 gli fu affidata la direzione del laboratorio di fisiologia dei centri nervosi del Consiglio nazionale delle ricerche e poco prima della morte, nel 1978, fu eletto presidente della Società italiana di fisiologia, elettroencefalografia e neurofisiologia clinica.
Aveva sposato Bruna Turchi, dalla quale ebbe tre figli: Luciano, Maria Giovanna e Gustavo.
Morì improvvisamente a Ferrara il 23 ott. 1978.
Bibl.: Relazione sul concorso al premio "Camillo Golgi", destinato a lavori di fisiologia del sistema nervoso, per il 1967, in Atti d. Acc. naz. d. Lincei, CCCLXIV (1967), Rendiconti delle adunanze solenni. Adunanza solenne del 22giugno 1967…, pp. 250-252; Istituto di fisiologia umana dell'Università di Catania, Notizie sull'attività didattica, organizzativa e scientifica svolta dal 15 dic. 1966 al 14 dic. 1969, Catania 1970, pp. 5-9; G. Moruzzi, Fisiologia della vita di relazione, Torino 1975, p. 271; Id., E. F., in Arch. it. de biol., CXVIII (1980), pp. 105 ss.