REGALIA, Ettore
Paleontologo, psicologo, antropologo, nato a Parma il 6 giugno 1842, morto a Genova l'11 dicembre 1914. Iniziati gli studî matematici, li dovette interrompere per impiegarsi (1864) a Torino. A questo tempo rimonta il suo interesse per l'osteologia comparata. Trasferito a Firenze, in occasione di un trovamento da lui fatto, in una grotta all'Isola Palmaria, ebbe modo di avvicinare il Mantegazza, che, intuitene le capacità naturalistiche, lo persuase ad abbandonare la carriera giudiziaria e lo fece suo aiuto (1876). Nel 1881 otteneva la libera docenza per titoli.
Dal 1873 ebbe inizio un'intensa attività in campi diversi: in primo luogo e soprattutto in quello della paleontologia, con numerose memorie, sulla fauna quaternaria (fra cui assai importante quella della grotta Romanelli); nel campo dell'antropologia anatomica con diverse memorie, fra cui notevoli quelle sulle anomalie numeriche delle vertebre; nel campo dell'antropologia etnica con studî diversi, fra i quali importanti quelli sui cranî papuani e fuegini (in collaborazione con P. Mantegazza), quello su certi caratteri dell'orbita mongolica e la estesa e serratissima critica della classificazione craniologica di G. Sergi; nel campo dell'archeologia preistorica e infine della psicologia. In quest'ultimo il R. dimostrò meglio la sua originalità di pensiero, con indagini sulla natura dei sentimenti, delle emozioni e sui rapporti fra dolore e azione.
Bibl.: N. Puccioni, in Gli scienziati italiani di A. Mieli, I, i, Roma 1923; G. Papini, Gli amanti di Sofia, Firenze [1932], pp. 7-29.