ROMAGNOLI, Ettore
Grecista e scrittore, nato a Roma l'11 giugno 1871, professore di lingua e letteratura greca nell'università di Milano. Dal 18 marzo 1929 è accademico d'italia.
Cominciò con lavori di filologia e archeologia greca, e si affermò da un lato con gli studî e saggi su Pindaro (Firenze, 1910), in cui reagì all'interpretazione che dava del poeta la critica filologica tedesca (Wilamowitz), dall'altro con la magistrale versione delle commedie di Aristofane (Torino 1909, 3ª ed. Bologna 1924-27), rimasta insuperata per fedeltà, freschezza e felicità congeniale. Questa segnò l'inizio di un vasto disegno di versione di tutta la poesia classica greca, che il R. ha in gran parte già svolto (Omero, Bologna 1923, 1924; Pindaro, 1921; Eschilo, 1921-22; Sofocle, 1926; I lirici, 1932 e segg., Teocrito, 1925, ecc.), con traduzioni moderne e vive, ma non tutte di ugual valore, né mai forse superanti i pregi del suo primo Aristofane. Accanto a questa fervida opera di interprete dell'ellenismo (per cui v. anche i volumi Nel regno d'Orfeo, Bologna 1921; Il libro della poesia greca, Milano 1921); il R. ha anche una larga produzione originale, critica e drammatica (Drammi satireschi, Milano 1914, 2ª ed. Bologna 1928; Nuovi drammi satireschi, ivi 1916; 2ª ed., ivi 1918; Commedie liriche, ivi 1925; Il carro di Dioniso, ivi 1927, ecc.).
Ha concepito e diretto, dal 1911 al 1927, le rappresentazioni classiche nelle principali città d'Italia e soprattutto nei teatri antichi di Siracusa, Pompei, ecc., e ha composto anche le musiche per alcune di questa rappresentazioni.