• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

Ettore

di Giorgio Padoan - Enciclopedia Dantesca (1970)
  • Condividi

Ettore

Giorgio Padoan

Figlio di Priamo, re di Troia, e di Ecuba. Valorosissimo in guerra, E. fu il principale eroe di parte troiana durante il lungo assedio greco, l'unico che potesse aspirare a misurarsi con Achille.

Seminò la strage nelle schiere avversarie, e sostenne invitto un lungo duello con il fortissimo Aiace Telamonio; quando Achille, irato contro Agamennone, si ritirò nella propria tenda, E. gettò lo scompiglio nelle file greche riuscendo persino ad appiccare il fuoco alle navi nemiche. Invano tentò di opporglisi, pagando con la vita il generoso tentativo, Patroclo, che per rianimare i Greci aveva rivestito le armi dell'amico Achille. Allora il Pelide, risoltosi a rientrare alfine nel combattimento per vendicare il caduto Patroclo, si scontrò con E. in un epico e drammatico duello dal quale uscì vincitore. Il misero corpo di E. fu strascinato dal cocchio di Achille per tre volte attorno alle mura di Troia; ma quando il vecchio re Priamo si recò dal vincitore per riscattare il cadavere del figlio, l'ira di Achille si placò e il corpo fu restituito per l'onesta sepoltura, tra il pianto unanime dei Troiani, dei quali in quei lunghi anni E. era stato l'amato capo militare e l'anima della resistenza.

Dalla narrazione omerica la figura dell'eroe troiano risulta viva anche di umanità, per la generosità verso il nemico vinto e soprattutto per gli affetti familiari: devoto verso il padre, affettuoso con la moglie Andromaca, tenero col figlioletto Astianatte; l'incontro con Andromaca e Astianatte alle porte Scee, poco prima del duello fatale, è meritamente una delle pagine più famose dell'Iliade. L'alone di simpatia che circonda la figura dell'eroe omerico è mantenuto e anzi ampliato da Virgilio, il quale tende a riflettere quella luce sul suo Enea, presentato sempre come emulo di E. in valore guerriero, e anzi a lui superiore per " pietas " (cfr. Aen. III 343, VI 169-170, XI 289-292, XII 440). È perciò a Enea che, secondo il racconto virgiliano, nel momento tragico per Troia apparve l'ombra di E. per affidargli i Penati affinché la " gens Hectorea " (Aen. I 273) divenisse Romana (II 270-297).

D. trovò nell'aristotelica Ethica nicomachea la preziosa notizia che Omero (la cui opera gli rimaneva sconosciuta) aveva esaltato l'eccezionale valore di E., il quale " valde erat bonus, ‛ neque videbatur viri mortalis puer existere, sed Dei ' " (Eth. nic. VII 1, 1145a; cfr. Il. XXIV 258), e già nella Vita Nuova aveva usufruito di quel giudizio omerico per adattarlo a Beatrice: certo di lei si potea dire quella parola del poeta Omero: ‛ Ella non parea figliuola d'uomo mortale, ma di deo ' (Vn II 8); un passo che egli fermò bene nella memoria se vi alluse ancora, genericamente nel Convivio (IV XX 4) e puntualmente nella Monarchia (II III 9): quem [Ettore] prae omnibus Homerus glorificat, ut refert Phylosophus in hiis quae de moribus fugiendis ad Nicomacum. Tuttavia i cenni danteschi dedicati a E. sono pochi, e singolarmente privi di calore, specie se raffrontati ai commossi versi dell'Eneide che ne ricordano la sventurata fine (cfr. I 483-487, II 270-297) e la venerazione con la quale Andromaca, pur dopo tanto tempo, rendeva omaggio alla cara memoria dell'estinto (cfr. III 300-319; v. Andromaca). A parte una circonlocuzione di carattere geografico, di derivazione virgiliana (Pd VI 68 là dov'Ettore si cuba; cfr. Aen. V 371), E. è da D. sempre nominato in abbinamento con Enea: nel castello degli spiriti magni tra i discendenti di Elettra sono Ettòr ed Enea (If IV 122); nel Convivio (IV XXVI 13) e nella Monarchia (II III 9) è ripresa l'affermazione virgiliana (cfr. Aen. VI 166-170) che Miseno, già al servizio di E., dopo la morte dell'eroe passò agli ordini di Enea: e ciò per presentare il figlio di Anchise come il degno erede del valore guerriero di E., che è la sola cosa che del Priamide a D. in realtà prema.

In Ep V 17 Enrico VII è chiamato Hectoreus pastor, appellativo con cui D. intende evidentemente sottolineare a un tempo la legittimità della designazione di Enrico a imperatore e lo stretto legame esistente tra l'impero romano del tempo di Augusto (cfr. § 10) e la nuova era di grandezza che si aprirà con le ‛ nozze ' dell'imperatore e della miseranda Ytalia.

Va inoltre ricordato Cv III XI 16, dove D., discorrendo di un uso metaforico, adduce il seguente esempio: sì come fa Virgilio nel secondo de lo Eneidos, che chiama Enea: " O luce ", ch'era atto, " e speranza de' Troiani ", che è passione, che non era esso luce né speranza (così nella '21). In realtà sono invece parole di Enea ad E. (per cui cfr. Aen. II 281): e dunque alcuni editori hanno proposto di emendare il passo ritenendolo corrotto: chiama Enea [a Ettore], Busnelli-Vandelli; oppure chiama E[ttore per bocca di E]nea, Simonelli. Per la questione, v. le note dei due editori.

Vedi anche
Andromaca (gr. ᾿Ανδρομάχη) Mitica eroina troiana. Figlia di Eezione, re di Tebe in Misia, ebbe il padre e i sette fratelli uccisi da Achille. Moglie di Ettore, è tratteggiata nell’Iliade come sposa fedele e affettuosa. Dopo la distruzione della città toccò in sorte a Neottolemo; portata a Ftia, gli partorì un ... Patroclo (gr. Πάτροκλος) mitologia Eroe omerico, amico di Achille; figlio di Menezio di Opunte in Locride, passò in Tessaglia a Ftia dove fu educato con Achille, che seguì a Troia. Vestitosi delle armi di Achille, che si era ritirato dai combattimenti, fu ucciso da Ettore aiutato da Apollo. Achille ne vendicò ... Astianatte (gr. ᾿Αστυάναξ) Mitico personaggio troiano, figlio di Ettore e Andromaca. Il suo nome era Scamandrio, ma veniva comunemente chiamato Astianatte, «signore della città», perché il padre Ettore era il solo che poteva salvare Ilio. Secondo la Piccola Iliade, Neottolemo, figlio di Achille, lo uccise gettandolo ... Ecuba (gr. ῾Εκάβη) Mitica figlia del re frigio Dimante o di Cisseo, re di Tracia (ma vi furono altre versioni sulla sua discendenza), moglie di Priamo e regina di Troia, madre di 19 figli, fra cui i più noti sono: Ettore, Paride, Deifobo, Eleno, Polidoro, Troilo, Polite, Cassandra, Polissena. Della leggenda ...
Tag
  • AIACE TELAMONIO
  • IMPERO ROMANO
  • AGAMENNONE
  • ASTIANATTE
  • ANDROMACA
Altri risultati per Ettore
  • Ettore
    Enciclopedia on line
    (gr. ῞Εκτωρ) Eroe troiano, il più valido difensore della città, secondo l’Iliade: figlio di Priamo e di Ecuba, marito di Andromaca, da cui ebbe il figlio Astianatte (o Scamandro). Con l’aiuto di Ares e di Apollo riesce a vincere i Greci finché Achille è lontano dalla battaglia; uccide Patroclo quando ...
  • Ettore
    Enciclopedia dei ragazzi (2005)
    Massimo Di Marco L'eroe che ebbe la sfortuna di battersi contro Achille Ettore è il più valoroso dei figli di Priamo, re di Troia. Combatte con un ardore straordinario, ma è anche un marito e un padre affettuoso. Pur sapendo di andare incontro alla morte, affronta coraggiosamente Achille, anteponendo ...
  • ETTORE
    Enciclopedia dell' Arte Antica (1960)
    ("Εκτωρ, Hector) H. Sichtermann Ettore, figlio di Priamo e di Ecuba, da Apollodoro per primo indicato come il primogenito, nell'Iliade è il figlio prediletto e il sostegno della famiglia reale troiana, il comandante supremo e temporaneamente capo politico dello Stato. E. è colui che arreca le più ...
  • ETTORE
    Enciclopedia Italiana (1932)
    Figlio di Priamo. Nell'Iliade il maggiore eroe dei Troiani, antagonista di Achille. In Omero non è mai detto che sia il primogenito; eppure, grazie al valore e al senno, egli esercita qui evidentemente quegli uffici regi ai quali Priamo è ormai per vecchiezza impari: anche presiede l'assemblea che in ...
Vocabolario
cubare¹
cubare1 cubare1 v. intr. [dal lat. cubare], ant. – Giacere: là dov’Ettore si cuba (Dante).
trèno²
treno2 trèno2 s. m. [dal gr. ϑρῆνος, lat. tardo threnus], letter. – Canto funebre presso gli antichi Greci: il t. per la morte di Ettore, nell’Iliade; i t. di Simonide, di Pindaro; cantare un treno. Per estens., sono dette Treni anche le...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali