BORMANN, Eugen
Archeologo e filologo, nato l'8 ottobre 1842 a Hilchenbach in Vestfalia, morto il 4 marzo 1917. Compiuti gli studî a Bonn e a Berlino, lavorò a Roma dal 1866 al 1869, presso l'Istituto di corrispondenza archeologica, e da allora fu e sempre rimase amico sincero e appassionato dell'Italia, nella quale tornò spessissimo per le sue intraprese epigrafiche. Nel 1881 fu nominato professore di storia antica nell'università di Marburgo, e nel 1884 in quella di Vienna. Fu redattore attivissimo delle Archäologisch-epigraphische Mitteilungen aus Österreich e della loro prosecuzione negli Jahreshefte des österreichischen archäologischen Institutes. Per molti decennî consacrò il meglio delle sue forze al Corpus Inscriptionum Latinarum, come redattore del vol. VI (iscrizioni urbane), in collaborazione con lo Henzen e lo Hülsen, e come editore del vol. XI (iscrizioni dell'Emilia, dell'Etruria e dell'Umbria, I, 1888; II, 1, 1901, 11, 1926: fascicolo postumo a cura di Dessau e Gaheis). Particolari cure rivolse all'illustrazione di nuovi trovamenti epigrafici e archeologici dei paesi balcanici e danubiani, specialmente di Carnuntum e di Vindobona. Fedele scolaro del Mommsen, non vide mai nel singolo monumento lo scopo dell'indagine, ma il mezzo all'allargamento e all'approfondimento delle conoscenze storiche.
Tra le sue pubblicazioni indipendenti dal Corpus e dall'Istituto archeologico di Vienna, vanno ricordate le seguenti: De mensuris Tauromenitanis, in Commentationes philologicae in honorem Th. Mommseni, Berlino 1877, p. 750 segg.; Fastorum civitatis Tauromenitanae reliquiae, Marburgo 1881; Variae observationes de antiquitate Romana, Marburgo 1883; Die älteste Gliederung Roms, in Eranos Vindobonensis, Vienna 1893, p. 343 segg.