GUILLAUME, Eugène
Scultore, nato a Montbard (Costa d'Oro) il 4 luglio 1822, morto a Roma il 1° marzo 1905. Allievo del Pradier alla scuola di belle arti, ottenne nel 1845 il premio di Roma. Tornato a Parigi, scolpì delle statue e dei bassorilievi per la chiesa di S. Clotilde (1854-57), lavorò alla decorazione del Louvre (1857), della chiesa della Trinità (1863-71) e del teatro dell'Opera. Eseguì numerosi monumenti, tra cui quello del Colbert in Reims (1850), del Pascal in Digione (1878), e ritratti a mezzo busto (Baltard, 1873, al Louvre; Monsignor Darboy, 1874; Buloz, 1877). Membro dell'Istituto nel 1862 fu colmato da successi ufficiali. Nel 1891 divenne direttore della scuola di Roma. Il G. è un rappresentante dello spirito accademico che imperava al suo tempo: i soggetti da lui trattati con freddezza s'ispirano generalmente alla scultura classica, talvolta anche all'arte gotica (rilievi di S. Clotilde); rivela nei ritratti una sensibilità più delicata. Scrisse Notices et discours (su P. Baudry, Barye, Ch. Blanc), Parigi 1891.
Bibl.: H. Margny, E. G., sculpteur, Montargis 1911; H. Vollmer, in Thieme-Becker, Künstler-Lex., XV, Lipsia 1922.