Regista e teorico teatrale italiano (n. Gallipoli 1936). Emigrato in Norvegia, fu poi a Varsavia dove nel 1962 divenne assistente di I. Grotowski. L'influsso dell'esperienza polacca lo portò a fondare al suo ritorno a Oslo nel 1964 l'Odin Teatret. Trasferì poi il suo teatro-laboratorio a Holstebro in Danimarca. Gli spettacoli dell'Odin Teatret (Ornitofilene, 1965; Kaspariana, 1967; Ferai, 1969; Min Fars Hus, 1972; Come and the day will be ours, 1976) non sono basati sulla messa in scena di un'opera bensì sul confronto con un testo (per es., Kaspar Hauser di O. Sarvig, per Kaspariana) o con una problematica (la vita e le opere di Dostoevskij per Min Fars Hus) e sul montaggio del materiale elaborato dall'attore in vista di una ricerca introspettiva ed espressiva collettiva. Fra il 1974 e il 1975 l'Odin Teatret ha compiuto inoltre in Italia esperienze antropologiche di scambi con le culture locali del Salento e della Barbagia. Tra i suoi spettacoli si ricordano: Talabot, 1988; Itsi Bitsi, 1991; Kaosmos, 1993; Mythos, 1998; Andersen's Dream, 2005. Tra gli scritti teorici di B.: Alla ricerca del teatro perduto, 1965; Théâtre et Révolution, 1970; Il libro dell'Odin, 1975; Il corpo dilatato, 1985; Teatro: solitudine, mestiere, rivolta, 1996; L'arte segreta dell'attore. Un dizionario di antropologia teatrale, 1996.