BIFFI, Eugenio
Nacque a Milano il 22 dicembre 1829; i genitori Paolo e Giuditta Gavirati erano i proprietari del famoso caffè Biffi. Già seminarista, nel 1848 prese parte alle Cinque giornate di Milano; consacrato sacerdote nel 1853, entrò in quello stesso anno nel seminario delle missioni estere (con sede in S. Calocero) in Milano. Nel 1856 fu inviato dalla S. Sede a Cartagena nella Colombia. La guerra civile che portò alla presidenza T. C. Mosquera (1859) e uno stato di tensione con la Chiesa romana indussero il governo di Bogotá a diverse misure di natura anticlericale, tra cui l'allontanamento dei membri di vari Ordini religiosi e del delegato apostolico in Colombia. L'aggravarsi del conflitto portò all'interdizione dalle sue funzioni del vescovo di Cartagena, che dovette recarsi esule all'Avana: le sue prerogative furono assunte, nel 1861, dal B. come vicario generale. Anch'egli però, l'anno seguente, fu espulso sotto l'accusa di sobillazione e di opposizione alle leggi dello Stato. Dalla Colombia il B. passò nell'Honduras britannico dove evangelizzò i Maya; nel '66 fu intermediario di pace tra questi e il governatore britannico. Rientrato a Milano (aprile 1867), fu destinato alla Birmania orientale, con l'incarico di reggere quella prefettura apostolica: vi giunse nel marzo 1868. Ivi compì opera di proselitismo, in mezzo a ogni sorta di difficoltà e in concorrenza con l'opera già avviata da missionari protestanti. Richiamato in patria nel 1881, venne, l'anno seguente, elevato alla carica di vescovo di Cartagena in Colombia (la S. Sede aveva riallacciato le relazioni con quello Stato) per il prestigio che aveva saputo conquistarsi.
Le difficoltà da superare furono notevolissime, anche per la grande estensione dei territori costituenti la nuova diocesi. Le iniziative del B. ebbero l'appoggio del governo colombiano, e gli aiuti pervenutigli da diverse parti gli permisero di fondare seminari, educandati, orfanotrofi, ospedali. Provvide pure alla riorganizzazione del clero della diocesi, la cui vita era assai disordinata. Nonostante alcune vicissitudini, anche di ordine politico, la missione a Cartagena ebbe sufficiente successo.
Il B. morì in Barranquilla l'8 nov. 1897.
Bibl.: L. Gentile,Un eroe delle missioni: mons. E. B., Torino 1896; p. A. Brioschi,Vita di mons E. B. delle missioni estere di Milano, Milano 1912: L. Uboldi,Un apostolo di due continenti: mons. E. B., Milano 1947.