CANTONI, Eugenio
Figlio di Costanzo, nacque a Gallarate nel 1824. Se il padre fu un pioniere, egli fu il maggiore propulsore dell'azienda paterna e dell'industria del cotone in Italia.
Sotto il suo impulso la ditta Costanzo Cantoni divenne la più importante e completa azienda cotoniera italiana, trasformatasi in anonima nel 1872 (Cotonificio Cantoni), tuttora esistente e ingranditasi poi sotto la guida di discepoli dello stesso C. che seguirono energicamente i progressi della tecnica industriale.
Fautore della forma di società anonima, quale mezzo di sviluppo della nascente industria nazionale, partecipò con Alessandro Rossi alla costituzione della società anonima Lanificio Rossi (1872) e con Andrea Ponti a quella del Linificio e Canapificio Nazionale (1873). Prese anche parte alla fondazione delle prime banche locali di Busto, Gallarate e Legnano.
Il C. iniziò poi in Italia l'industria dei tessuti stampati, chiamando a dirigere lo stabilimento impiantato alla Maddalena (Milano) Ernesto De Angeli (v.), il quale tanto sviluppò l'azienda, che anche oggi essa è la più importante del genere in Italia. Pure al C. è dovuto il sorgere in Legnano dell'Officina meccanica Cantonl Krumm alla cui direzione chiamò in seguito l'ing. Franco Tosi, l'eminente industriale che ne fece un'organizzazione di fama mondiale dandole il suo nome. Molte altre aziende promosse il C.: il Cotonificio Veneziano specialmente per dare lavoro alle operaie della laguna, la Sacconaghi per la fabbricazione dei velluti di cotone, i Cucirini Cantoni Coats per l'industria dei filati cucirini, e altre ancora in campi diversi. Partecipò nel 1865 alla fondazione del primo giornale commerciale italiano Il Sole.
Di attività formidabile e di larghe vedute, fu tra i principali artefici dell'industria nazionale; incoraggiò e protesse gli artisti. Per le sue benemerenze nel 1872 fu nominato barone. Morì a Roma nel 1888.