Cantoni, Eugenio
Industriale (Gallarate, Varese,1824 - Roma 1888). Direttore della ditta paterna Costanzo Cantoni, ne curò il progressivo sviluppo fino a farne la maggiore azienda cotoniera italiana. Sotto il suo impulso la Costanzo Cantoni divenne la più importante e avanzata azienda cotoniera italiana e si trasformò in società anonima nel 1872 (Cotonificio Cantoni). Fautore della forma di società anonima, quale mezzo di sviluppo della nascente industria nazionale, partecipò con Alessandro Rossi alla costituzione della società anonima Lanificio Rossi (1872) e con Andrea Ponti a quella del Linificio e canapificio nazionale (1873). Prese anche parte alla fondazione delle prime banche locali di Busto, Gallarate e Legnano. Introdusse in Italia l’industria dei tessuti stampati con lo stabilimento impiantato alla Maddalena (Milano), e l’industria dei ricami a macchina. Per le sue benemerenze fu nominato barone nel 1872. Nel 1874 fondò a Legnano l’officina meccanica Cantoni-Krumm, destinata a divenire un’impresa di importanza mondiale. Sostenne pubblicamente in diverse sedi la necessità di politiche protezionistiche, in particolare con una lettera aperta luglio 1876 al giornale milanese «Il Sole» (che aveva contribuito a fondare nel 1865) e con un promemoria presentato al ministero dell’Agricoltura, industria e commercio sempre nel 1876, nel quale, tra l’altro, si impegnava a promuovere l’industria dei filati per il cucito e il ricamo (come di fatto avvenne con la fondazione della Cucirini Cantoni Coats). Nella stessa prospettiva si collocò la sua azione nella Camera di commercio e arti di Milano, di cui fu consigliere dal 1877 al 1882.