EUGENIO II papa
Era arciprete e cardinale del titolo di S. Sabina, quando fra il febbraio e il maggio dell'824 fu eletto a succedere a Pasquale I col favore della nobiltà romana, non senza lotte e difficoltà, vinte con l'intervento dell'abate Wala. L'evento più importante del pontificato di E. II è l'accordo con l'imperatore Lotario, venuto a Roma, nei riguardi di Roma e dello stato romano. Lotario promulgò al riguardo una costituzione, nella quale si stabiliva che due missi, uno per il papa e l'altro per l'imperatore, fossero sempre presenti a Roma, e che l'elezione del papa si facesse dal clero romano con la partecipazione anche dei laici. Nel novembre 826 E. radunò un sinodo, al quale intervennero 62 dei suoi vescovi suffraganei, e promulgò una quarantina di regole disciplinari relative ai bisogni del tempo. Restaurò e ornò di pitture la chiesa di S. Sabina. Morì nell'agosto 827.
Bibl.: Liber Pontif., ed. Duchesne, II, Parigi 1892, p. LXXV, p. 69; L. Duchesne, Les premiers temps de l'État pontifical, Parigi 1911; Mon. Germ. Histor., Leges, IV, p. 545; Capitul., I, p. 322.