FASCIOTTI, Eugenio Vincenzo
Nato a Torino il 5 marzo 1815 da Stefano, guardia del corpo del re e poi ricevitore principale delle regie dogane di Torino, e da Clara Filippi, dopo la laurea in giurisprudenza entrò, nel gennaio 1840, nella carriera consolare e venne destinato a Lione. Nel 1841 fu trasferito a Tunisi, dove svolse un importante ruolo durante la vertenza franco-sarda per Tunisi (1843-44).
A seguito del divieto di esportazione del grano verso il Regno'sardo, imposto dal bey nel 1843, il F. consegnò al sovrano tunisino una nota del suo governo in cui si chiedeva il ripristino degli accordi commerciali stipulati tra i due paesi. Questo tentativo si risolse negativamente; ma quando la controversia si compose nel 1844, con la mediazione del governo inglese, il F. facilitò con la sua attività l'intesa tra il consolato sardo e il diplomatico inglese Th. Reade per il computo dei danni da risarcire ai commercianti sardi. Tale contributo gli valse la promozione al grado di console, il 26 sett. 1850.
Nell'ottobre 1850 fu inviato a Napoli, ove rimase fino all'ottobre del 1861. In questo periodo fu intermediario tra i patrioti napoletani e quelli piemontesi, operando secondo le istruzioni del Cavour, al quale inviò numerosi rapporti sulla situazione napoletana e l'attività dei vari partiti lì operanti. Nei frequenti contatti con l'ambiente piemontese sottolineò l'importanza di Napoli dal punto di vista politico e commerciale. Negli anni 1856-58 ebbe ad occuparsi della vertenza insorta tra il governo piemontese e quello napoletano per il sequestro del piroscafo "Cagliari" della compagnia Rubattino, operando per il recupero delle merci sequestrate e per la composizione della controversia.
Nel dicembre del 1860, dopo essere stato nominato dal re ufficiale dell'Ordine mauriziano, fu proposto dal Cavour per la nomina a direttore dei dicastero di polizia a Napoli, ma rifiutò l'incarico adducendo il motivo che in quella amministrazione non avrebbe potuto operare efficacemente. Nel periodo della luogotenenza generale del principe Eugenio di Carignano per le province napoletane ebbe parte nel governo provvisorio, come reggente la sezione degli Affari esteri, in cui rivestiva la carica di segretario generale di Stato C.Nigra. Terminata questa missione, fu nuovamente inviato a Tunisi, dove fu ricevuto con calorosa accoglienza dagli italiani che vi risiedevano. Dopo essere stato nominato console generale, nel settembre del 1862 venne destinato a Lisbona, dove chiese di non recarsi, e nel novembre dello stesso anno fu posto a disposizione del ministero degli Affari esteri.
Nel 1863 iniziò la carriera prefettizia con la nomina a prefetto di Bari. Successivamente resse numerose province: il 15 apr. 1866 fu nominato prefetto di Reggio Emilia, il 10 dic. 1866 prefetto di Catania, il 15 ott. 1867 prefetto di Udine, il 5 ag. 1871 prefetto di Cagliari, l'8 sett. 1876 di nuovo prefetto di Udine, il 4 marzo 1877 prefetto di Padova, il 15 genn. 1879 prefetto di Napoli. Il 5 genn. 1882 venne collocato a riposo col titolo onorario di inviato straordinario e ministro pleniPotenziatio. Con regio decreto del 13 dic. 1877 era divenuto senatore e partecipò assiduamente ai lavori finché la malferma salute non glielo impedì.
Morì a Roma l'8 marzo 1898.
Fonti e Bibl.: Roma, Ministero degli Affari esteri, Archivio storico-diplomatico, Le scritture della Segreteria di Stato degli Affari esteri del Regno di Sardegna, b. 98, ff. 29, 31; b. 110, ff. 1, 3; b. 142, f. Fasciotti; b. 259, f. Consolato in Napoli: console E. F. (31 dic. 1855-24 dic. 1860); Le scritture del Ministero degli Affari esteri del Regno d'Italia dal 1861 al 1887, b. 849; Consolato sardo in Tunisi, b. 250, 1816-1864; Ibid., Museo centrale del Risorgimento, b. 182, f. 3; b. 480, f. 94; b. 696, f. 15; Firenze, Biblioteca nazionale, Sezione manoscritti, Carte di Ubaldino Peruzzi, U. Peruzzi, App. XLII, 146; U. Peruzzi, XXI, 76; E. Peruzzi 66.20; Atti parlamentari, Camera dei Senatori, Discussioni, legislatura XIII, sessione 1878, dal 7 marzo al 13 luglio, Roma 1878, pp. 51, 313, 519; legislatura XX, 1a sessione 1897-98, Roma 1898, p. 2015; C. di Persano, Diario privato-politico-militare…, Torino 1880, p. 142; Carteggio politico di M. Castelli, a cura di L. Chiala, II, Roma-Torino-Napoli 1891, pp. 61, 89; G. Massari, Diario 1858-60, prefaz. di G. Beltrani, Bologna 1931, pp. 72 s.; Le carte di G. Lanza, a cura di C. De Vecchi di Val Cismon, IX, Torino 1940, p. 16; La liberazione del Mezzogiorno e la formazione del Regno d'Italia. Carteggi di C. Cavour con Villamarina, Scialoja, Cordova, Farini..., I, Bologna 1949, pp. 319 s., 351; II, ibid. 1949, pp. 3 s., 44 s., 185-188, 278-280, 309, 364-366; III, ibid. 1952, pp. 29 n., 110 n. 1, 115 s., 132 s. e n., 155, 165, 174 ss.; IV, ibid. 1954, pp. 134 s.; V, App., ibid. 1954, p. 97; G. Massari, Diario dalle cento voci 1858-1860, a cura di E. Morelli, Bologna 1959, pp. 46, 51, 123; T. Sarti, Il Parlamento subalpino e nazionale..., Terni 1890, p. 447; A. De Gubernatis, Diz. dei contemporanei italiani, Roma 1895, p. 373; E. Passamonti, La vertenza franco-sarda per Tunisi (1843-1844), Roma 1942, pp. 27, 30, 163; Ministero degli Affari esteri, Indici dell'Archivio storico, I, Le scritture della Segreteria di Stato degli Affari esteri del Regno di Sardegna, a cura di R. Moscati, Roma 1947, pp. 63 s., 69, 75, 107; M. Missori, Governi, alte cariche dello Stato e prefetti del Regno d'Italia, Roma 1978, pp. 294, 315, 328, 413, 419, 456, 504; Università degli studi di Lecce, La formazione della diplomazia nazionale, Roma 1987, p. 315; Diz. del Risorg. naz., III, p. 43; Enc. biogr. e bibl. italiana, F. Ercole, Il Risorg. ital., Gli uomini politici, II, p. 95; Ibid., A. Malatesta, Ministri, deputati e senatori dal 1848 al 1922, p. 404.